“Bene la riapertura delle attività ambulatoriali, per le visite specialistiche e gli esami diagnostici, ma ora serve un vero piano straordinario per ridurre le liste d’attesa. Prendo atto delle parole pronunciate questa mattina dall’assessore D’Amato sulla ripresa delle prestazioni ambulatoriali rimaste ferme a seguito della pandemia di Covid-19.
Adesso però occorre fare il vero scatto in avanti. Bisogna procedere con il varo di un piano straordinario vero e ben diverso da quelli elaborati negli ultimi anni, che mai hanno prodotto gli effetti sperati. Ci si deve rendere conto del disagio che i ritardi dei tempi di attesa creano soprattutto a persone anziane, magari non autosufficienti, e alle loro famiglie costrette a viaggi della speranza solo per avere ciò di cui hanno diritto. Ricordo che le prenotazioni al Cup sono ferme da marzo. La situazione delle liste d’attesa era già difficile prima dell’inizio dell’emergenza sanitaria. Ai tempi lunghi previsti per buona parte delle prestazioni si vanno ad aggiungere altri 90 giorni di stop.
Io credo sia lecito porsi delle domande. Come si intende recuperare il gap enorme venutosi ad accentuare in questi ultimi mesi? E’ in grado l’amministrazione regionale di intervenire con il varo di un vero piano programmatico che garantisca al cittadino l’erogazione di visite/esami di specialistica ambulatoriale entro tempi di attesa certi?
La sanità funziona se è capace di rispondere alle esigenze dei cittadini con immediatezza e rapidità. All’amministrazione regionale quindi spetta il compito di rendere i servizi più vicini ai cittadini e non irraggiungibili. Urge perciò mettere in atto tutte le azioni necessarie, sul piano economico ed organizzativo, per garantire un’implementazione dell’offerta. Sarà a mio parere inevitabile aumentare i servizi ed il numero delle prestazioni sanitarie e mi auguro che chi governa la Regione Lazio voglia intraprendere questa strada”.
Lo dichiara in una nota Giuseppe Simeone, capogruppo di Forza Italia al Consiglio regionale del Lazio e presidente della commissione Sanità, politiche sociali, integrazione sociosanitaria e welfare