Nella lettera, indirizzata anche a presidente di Lait Spa Regino Brachetti, ai sindacati Cgil, Cisl, Uil e Ugl e alla Lega Nazionale Cooperative e Mutue, si legge: “Facendo seguito ai nostri reiterati inviti a regolarizzare la situazione relativa ai pagamenti maturati per lo svolgimento del servizio Recup nell’intero anno 2010 rimasti a tutt’oggi inascoltati, e infine non ultimo all’invito pressante rivolto con nostra nota alla società Lait, richiestoci dalle banche finanziatrici, a voler produrre una conferma dell’esistenza dei crediti in essere per l’attività svolta da prodursi per il termine ormai trascorso del 5 febbraio scorso, la scrivente società informa che è costretta a procedere all’interruzione del servizio a far data dal prossimo 14 febbraio”
“Si sottolinea – scrive ancora Marotta – che oltre a non pagarci, ci si nega perfino il riconoscimento del debito nonostante la scrivente società ha condotto sin qui l’attività in maniera regolare e secondo gli inviti e le indicazioni dirette della Lait e della Regione con indicazioni anche riferite ai tagli di spending review da attuare. I fatti descritti ci impediscono di proseguire l’attività anche per carenza di credito da parte delle banche finanziatrici, le quali ci avevano richiesto anche il solo riconoscimento del debito per continuare a finanziarci l’attività. Contestualmente saranno avviate presso il ministero del Lavoro le pratiche per la messa in mobilità dei 700 operatori attualmente in organico destinati allo svolgimento delle attività relative di cui una gran parte costituita da persone disabili. A causa delle conseguenze derivanti da tale situazione la Capodarco si riserva di assumere in tutte le sedi competenti le azioni di responsabilità nei confronti degli enti competenti e finanche in capo a singoli per condotte omissive e/o eventuali abusi che dovessero essere riscontrati“.