Atto di irresponsabilità del Governo Renzi e di debolezza delle Regioni
Roma, 26 feb. (AdnKronos Salute) – I 2 miliardi di tagli al Fondo sanitario nazionale 2015 “sono una sciagura per la sanità pubblica. Un atto di irresponsabilità del Governo Renzi e di debolezza delle Regioni“. E’ il commento di Cecilia Taranto, segretaria nazionale Fp Cgil, e di Massimo Cozza, segretario nazionale Fp Cgil Medici, all’intesa raggiunta fra il Governo e le Regioni che hanno rinunciato ai 2 mld di aumento del Fsn. “Basti pensare – evidenziano Taranto e Cozza – al caos dei pronto soccorso, al taglio dei posti letto negli ospedali senza che siano state create alternative sul territorio, al blocco del turn over per medici e infermieri e alla piaga del precariato. Questi ennesimi tagli annullano nei fatti un aumento necessario del Fondo, già concordato nel Patto per la Salute, e sembrano non tener conto – aggiungono – della grave situazione del servizio pubblico e dei costi sanitari fisiologicamente crescenti per le evoluzioni della medicina e dell’andamento demografico“.
“Così ai 31 miliardi di tagli dei Governi Berlusconi e Monti se ne aggiungono altri 2 con il Governo Renzi: altro che cambiare verso. Eppure in tanti, e non solo il sindacato, avevano sostenuto che gli ulteriori risparmi, conseguenza di una necessaria spending review virtuosa in sanità, si sarebbero dovuti reinvestire nella qualità della cura ai cittadini, a partire dai servizi territoriali e dalla riqualificazione della rete ospedaliera. Si continua invece l’opera di impoverimento del servizio sanitario pubblico a vantaggio della sanità privata per chi può permettersela. Per gli altri cittadini sempre meno cure“, concludono Taranto e Cozza chiudendo con l’hashtag #salviamolasalute.