“Non riesco a capire dove sia finita la classe dirigente di centro sinistra del territorio, in merito al dibattito sul l’imminente nomina del nuovo direttore generale della Asl di Frosinone. In molti sosteniamo che il nuovo manager debba essere una figura di alto profilo di questa provincia, ma nessuno degli eletti al consiglio regionale, tanto meno i membri del coordinamento provinciale hanno speso una sola parola su questo argomento. Pertanto delle due l’una: o i ‘desaparacidos’ dem non hanno alcun interesse a far si che l’azienda sanitaria locale, che versa, purtroppo, in condizioni drammatiche, sia guidata da un professionista della provincia o, siccome non hanno un peso politico inconsistente per far cambiare idea al loro mentore, Zingaretti, preferiscono non fare dichiarazioni per non essere sbugiardati, un secondo dopo, dalla linea politica emanata dal governatore. Mi preme, inoltre, far notare che il sistema sanitario della provincia di Frosinone versa in condizioni critiche: la rete ospedaliera e’ tutta da ripensare e da rimodulare, in considerazione degli ulteriori depotenziamenti previsti nel Dca 368 e dall’atto aziendale, i servizi e le prestazioni non sono efficienti a casa della carenza di personale e di strutture tecniche, le liste di attesa per gli esami diagnostici sono interminabili. Pertanto, è necessario un cambio di rotta, una nuova strategia, condivisa con gli attori del territorio, in grado di risollevare le sorti della sanità in provincia di Frosinone. Cosa che con la Mastrobuono non è stata possibile e che spero possa verificarsi con il nuovo manager, che conoscendo affondo le criticità irrisolte del sistema sanitario della Ciociaria, sappia dialogare con istituzioni, medici e l’intero personale per trovare soluzioni in grado di offrire prestazioni efficienti ed efficaci ai cittadini“. Così in un comunicato Mario Abbruzzese, vicepresidente della Commissione Sviluppo Economico, Lavoro e Pmi.