“La bocciatura del piano per la sanità presentato dal commissario ad acta e presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, è un fatto gravissimo che evidenzia, in modo incontrovertibile, la mancata condivisione da parte dei sub commissari Spata e Giorgi e la mancata rispondenza a quanto richiesto dal Governo. Del taglio dei posti letto, 900 solo per Roma, non c’è traccia. Della condivisione dell’atto neanche l’ombra. Di provvedimenti che consentano una implementazione dei posti letto a disposizione dei Pronto soccorso, dove i pazienti sono costretti per giorni sulle barelle prima di trovare un posto in reparto, non si fa cenno. Per non parlare delle contestate somme, derivanti dall’extra gettito, destinate a ripianare il disavanzo sanitario del Lazio ed utilizzate invece per salvare il bilancio del Campidoglio. A tutto questo si aggiunga il mancato controllo e i ritardi nella presentazione dei bilanci delle Asl e i contestati protocolli sottoscritti tra Regione e Università. Tutti fattori che, uniti al blocco del turn over, a liste di attesa che continuano ad allungarsi, alla mancanza di un medico a bordo di tutte le ambulanze, rendono questo piano inefficiente proprio a causa della totale assenza di incisività e di soluzioni. Zingaretti, anche a fronte di questa ennesima bocciatura, la smetta di vivere di annunci e di dare false speranze ai nostri cittadini. Solo così la sanità nel Lazio avrà qualche speranza di uscire dallo stato vergognoso in cui si trova e la vita dei nostri cittadini non sarà a rischio. Zingaretti deve cambiare metodo, deve rivoluzionare l’atteggiamento tipico dell’uomo solo al comando. Domani entrerà in servizio il nuovo sub commissario Renato Botti e con lui, ci auguriamo che il presidente sia in grado di trovare gli strumenti per dare risposte immediate alla sanità del Lazio. Perchè se si continua ad ignorare la situazione reale che i nostri ospedali vivono si potranno creare solo nuove voragini in un settore chiave come la sanità. Abbiamo scritto, abbiamo avanzato proposte al commissario Zingaretti che sono cadute nel vuoto. Forse è arrivato il momento di lasciare “il palazzo” del comando per entrare nel cuore dei nostri territori e non solo per fare comparsate ai convegni”.
Giuseppe Simeone (FI)
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