Alla prima riunione dell’Osservatorio hanno preso parte: il Direttore regionale Sanità e Integrazione socio-sanitaria, Renato Botti, un referente del Dipartimento di Epidemiologia, il vicepresidente della Commissione Sanità in Consiglio regionale, Paolo Ciani, il Garante dei Detenuti del Lazio, i referenti di ciascuna Azienda Sanitaria Locale, il Dirigente del Centro di giustizia minorile del Ministero di Giustizia, il Presidente del Tribunale di Sorveglianza, il Provveditore Regionale dell’Amministrazione penitenziaria, il Referente regionale al Tavolo nazionale di consultazione permanente sulla Sanità penitenziaria e il rappresentante del Forum Terzo Settore. L’Osservatorio opererà in sinergia con il Referente medico regionale che si occupa dell’appropriatezza dei trasferimenti per il ricovero dei detenuti presso altri Istituti anche rispetto alle esigenze di sicurezza.
“L’Osservatorio esercita un’azione di monitoraggio molto importante e proporrà programmi di formazione dedicati al personale sanitario e sociosanitario che opera all’interno delle carceri – parole di Alessio D’Amato, assessore alla sanità e l’integrazione sociosanitaria, che ha aggiunto: due sono gli obiettivi primari, istituire una carta dei servizi in ogni Asl che ospita un istituto penitenziario e la cartella clinica informatizzata della popolazione carceraria. Verrà inoltre elaborato un report annuale che fotograferà la situazione sanitaria della popolazione carceraria e saranno acquisite le conoscenze epidemiologiche sulle patologie prevalenti ed i fattori di rischio”.