Va avanti l’impegno della Regione per migliorare la nostra sanità senza tagliare i servizi ma anzi aumentandoli, passando da un modello con più spese e meno servizi a uno con più servizi e meno spese. La Regione procede con le Asl di Roma, che saranno ridotte e armonizzate al territorio: la ripartizione era la stessa da più di vent’anni.
Una corrispondenza univoca tra Municipi e ASL. In questo modo oltre alla semplificazione amministrativa la Regione può anche garantire una diversa fruizione dei servizi, più facile e efficiente. Come? Prima attraverso l’integrazione tra la RmA e la Rm E, ora con quella tra RmB e Rm C: in questo modo le Asl di Roma passeranno da cinque a tre.
Operative le reti ospedaliere dell’emergenza e tempo dipendenti. Oltre che alla riduzione delle spese per gli organi aziendali, come direzioni generali, amministrative e sanitarie, l’integrazione delle Asl è utile e funzionale anche per dare piena operatività alle reti ospedaliere dell’emergenza e tempo-dipendenti. Con le risorse recuperate dalla riduzione delle spese e delle duplicazioni la Regione intende potenziare la rete territoriale.
Più risparmi e più servizi: le novità. Le nuove Asl, al termine del processo di riduzione, non saranno individuate dalle lettere dell’alfabeto, ma dai numeri 1, 2 e 3. Dalla fusione tra A e C, in particolare, nascerà una realtà con quasi seimila dipendenti, che servirà I,3 milioni di cittadini. Il territorio della nuova Asl – che somma i municipi IV, V, VI, VII, Vili e IX si estende dalla Tiburtina all’Eur: al suo interno rientrano ospedali importanti come Pertini, Tor Vergata, Casilino, Sant’Eugenio, Cto e Campus Biomedico.
Ecco come sarà organizzata la nuova aggregazione: raggrupperà le ASL del nord del Lazio, Viterbo, Rieti e la ASL RMF, le Asl di Roma, comprese le aziende ospedaliere e universitarie, e le ASL del Sud del Lazio. Tutto questo non consentirà solo di razionalizzare gli acquisti ma anche di uniformare i prezzi dei beni e servizi, che saranno omogenei tra le aziende. In questo modo si potranno anche determinare il fabbisogno e i consumi effettivi in rapporto ai volumi di produzione delle singole Asl ed aziende. “Continuiamo nella nostra quotidiana battaglia di innovazione della Regione. Riduciamo costi e al contempo aumentiamo i servizi per i cittadini – lo ha detto il presidente, Nicola Zingaretti, che ha aggiunto: così stiamo facendo anche per le Asl, la cui ripartizione era bloccata da oltre vent’anni: dopo la già avvenuta integrazione fra la RmA e la Rm E ora sarà la volta della RmB e Rm C. Indietro non si torna, e a Roma le Asl passeranno da cinque a tre. Minori costi e maggiori servizi per i cittadini”.