Il Rapporto OASI presentato oggi è uno strumento molto utile che ci presenta un quadro delle nuove sfide che ci aspettano partendo dall’adeguamento dei livelli di finanziamento per arrivare alla sfida relativa all’invecchiamento della popolazione”- parole di Alessio D’Amato, assessore alla Sanità e l’Integrazione Sociosanitaria, che ha aggiunto: il Lazio, con poco meno di 2 miliardi di disavanzo rappresentava circa un terzo del dato nazionale mentre oggi siamo arrivati ad un sostanziale azzeramento e questo vuol dire che il Sistema Sanitario Regionale oggi è in sostanziale equilibrio. Ora bisogna invertire la rotta e tornare ad investire sul Sistema Sanitario Nazionale che rappresenta la più grande infrastruttura del Paese. Un settore tra i più controllati e che produce ricchezza. Serve uno scatto in avanti e fare delle scelte sull’incremento delle risorse e sulle politiche per il personale”.
“L’Italia ha una spesa sanitaria pro capite di 1860 euro mentre paesi come l’Inghilterra spendono 2560 euro, la Francia 2800 e la Germania 3200 euro. E’ dunque evidente – spiega nella sua presentazione il curatore del Rapporto il Prof. Francesco Longo – che nel nostro sistema vi siano molte meno risorse a fronte di una stessa epidemiologia. Dobbiamo quindi smettere di parlare di sprechi nel nostro sistema sanitario quando invece c’è una evidente carenza di finanziamenti. A livello regionale dal Rapporto si evidenzia come La Regione Lazio – conclude Longo – abbia pienamente concluso il ciclo di risanamento sanitario e di razionamento della spesa. Oggi dovrebbe essere sostenuta dal livello centrale per avviare una seconda fase quella dello sviluppo dei servizi”.