Tutti i dati della sanità del Lazio online disponibili al cittadino, struttura per struttura, ospedale per ospedale, cura per cura, con i dati di efficienza, i risultati degli interventi, i tassi di successo ma anche di mortalità delle cure. E’ il ‘Programma regionale di valutazione degli esiti degli interventi sanitari del Lazio (Prevale)‘, la cui versione 2013 è pubblicata su Internet all’indirizzo www.epidemiologia.lazio.it/prevale13
A presentarlo, stamattina in Regione Lazio, il governatore Nicola Zingaretti, con il presidente e il direttore dell’Agenas, Giovanni Bissoni e Fulvio Moirano. E’ prevista la chiusura dei lavori del ministro della Salute, Beatrice Lorenzin. A elaborare i dati la Asl Roma E, in raccordo con il Programma Nazionale Esiti, gestito dall’Agenas per conto del ministero della Salute nel rispetto della legge 189/2012 (la ‘spending review’). ”Non si tratta di valutazioni di merito o di pagelle – ha spiegato il direttore scientifico del programma Esiti-Agenas, Carlo Perucci – ma di dati quantitativi utili non solo al paziente per orientare le sue scelte, ma anche alle amministrazioni per individuare criticita’, frammentazione dei reparti potenzialmente costose o inefficienti, disomogeneità (spesso macroscopiche) nella qualità delle cure da territorio a territorio”. I dati del ‘Prevale 2013‘ sono riferiti al periodo 2007-2012; gli indicatori di esito sono calcolati per condizioni in cui esistono trattamenti di provata efficacia, la cui offerta dovrebbe essere garantita in modo equo a tutta la popolazione, come la cura tempestiva del femore, della colecisti o l’angioplastica.
Per ogni singola struttura o per popolazione residente, il valore di ogni indicatore è calcolato tenendo conto delle caratteristiche individuali e di gravità dei pazienti, e i risultati sono confrontati sia con i valori medi regionali che con le strutture con performance più favorevoli, oltre che u confronto con i dati del Programma Nazionale Esiti. Ci sono inoltre confronti temporali annuali dal 2007 al 2012. Infine, sono disponibili, per popolazione residente, misure di frequenza di condizioni considerate ad alto rischio di inappropriatezza, come i tassi di isterectomia per patologia non neoplastica o le tonsillectomie.