“Che cosa succede alla sanità della Regione Lazio? Oggi doveva tenersi il Tavolo Massicci di verifica del Piano di Rientro dai disavanzi sanitari. Ieri sera alle 20,31 con una e-mail è stato rinviato a data da destinarsi. Si tratta del terzo rinvio, questa volta motivato ‘in funzione della richiesta del Capo di Gabinetto del Ministero dell’Economia’. Trasparenza amministrativa richiede vengano resi sinteticamente noti i termini reali della questione che si è venuta a creare”. Così in una nota i subcommissari di governo alla sanità del Lazio Gianni Giorgi e Giuseppe Antonino Spata. “Alla Regione Lazio – scrivono i due esperti – i subcommissari tecnici ci sono, esprimono e hanno espresso il loro parere anche sull’ultimo atto di programmazione approvato dal commissario Zingaretti. E forse perché sono tecnici e non politici, ed in quanto tali esprimono precise indicazioni su come affrontare i disavanzi di servizio e finanziari accumulati, sono ignorati. Infatti – spiegano – se da un lato è stato raggiunto un positivo risultato finanziario con il rientro da 1.058 milioni di buco del 2010 a 660 milioni del 2012, (vedasi testo Audizione Massicci al Parlamento), dall’altro occorre riflettere su quanto la Corte dei Conti afferma sulle ‘stabili condizioni di insolvenza finanziaria’ della Regione Lazio e sulla situazione disastrata dei suoi servizi sanitari. La realtà, purtroppo, non è quella annunciata dalla Regione commissariata – scrivono ancora Giorgi e Spata – che afferma nel suo ultimo atto ‘…si è provveduto alla ristrutturazione dell’organizzazione aziendale pubblica dei servizi territoriali e ospedalieri, nonché della rete dei servizi sanitari privati (autorizzati, accrediti e a contratto) del Servizio Sanitario Regionale’, anche perché, pur essendo ormai alla fine dell’anno, non sono ancora state adottate le regole di finanziamento 2014 dei Servizi Sanitari, nonché sono stati assunti i fondamentali provvedimenti di riparto del Fondo Sanitario Regionale 2013. La situazione del contenzioso con i fornitori di prestazioni sanitarie, poi – concludono i subcommissari – è esplosiva e il meccanismo infernale della tassazione a ripiano dei debiti dell’anno precedente comporterà nel 2014, ancora una volta, per i cittadini del Lazio il maggior livello di tassazione tra tutte le regioni”.