“Abbiamo constatato con stupore che Zingaretti questa mattina è stato il primo a registrarsi alla Camera dei Deputati nella giornata di accredito per i neo parlamentari, un tempismo perfetto non c’è che dire, ma la stessa cosa non si può affermare per il sistema sanitario del Lazio, Regione che il governatore guida da 10 anni a questa parte e dove prenotare un esame specialistico, anche urgente, è un calvario, una vera e propria odissea”. Così in una nota il consigliere regionale del Lazio della Lega, Daniele Giannini, membro della Commissione Sanità. “Attese sterminate e nervi a fior di pelle – prosegue – questo è quello a cui vanno incontro i cittadini della nostra regione, finendo poi, in molti casi, per ricorrere al privato per sfinimento. Ma che cosa fa chi non può spendere privatamente?” si chiede il consigliere. “Questa – spiega – è la domanda che rivolgiamo direttamente a Zingaretti. Noi abbiamo verificato i dati di una settimana a caso, la scorsa, per quanto riguarda le prenotazioni degli esami diagnostici sul sito SaluteLazio, dati trasparenti che sono a disposizione di tutti. Ebbene, per fare qualche esempio, sapete – si domanda ancora Giannini – quante tac addome superiore rispettano i tempi d’attesa? Solo il 68%. E per un ECG da sforzo? Solo il 15%. Per una risonanza addome inferiore? Il 44% delle prenotazioni. Risonanza al cervello? 59%. Ecografia alla mammella? 67%. Ecografia a capo e collo? 67%. Colonscopia? 60% di indice TDA. E potremmo continuare. Insomma – conclude Giannini – se si ha il sospetto di avere un male, anche grave, bisogna attendere mesi e mesi e fare gli scongiuri. Noi tutto questo non lo dimentichiamo e ne siamo certi, non lo dimenticheranno nemmeno i cittadini del Lazio”.
I commenti non sono chiusi.