”E’ inaccettabile che la Regione Lazio non versi 3,3 milioni di euro di servizi prestati dal 2020 al 2021 e non certifichi le fatture necessarie per chiedere i finanziamenti in banca alla clinica Città di Aprilia. Un’assenza di programmazione che mostra lo stato in cui versa il sistema sanitario regionale, i cui vuoti di assistenza territoriale e di strutture all’avanguardia vengono colmati dal comparto sanitario privato come l’eccellenza di Aprilia anche durante il Covid, nel corso del quale la sanità ha brillato per la carenza di posti letto e di reparti adeguati”. Così il capogruppo regionale della Lega, Orlando Angelo Tripodi, che ha presentato un’interrogazione urgente alla giunta Zingaretti. ”La possibile chiusura della clinica, in cui operano 300 dipendenti di cui 78 medici specialisti, e la cassa integrazione per 134 lavoratori rappresenterebbero la pietra tombale sulla sanità della provincia di Latina, ma accende i riflettori sullo stato dell’arte: la giunta Zingaretti si riempie la bocca della riduzione dei tempi di pagamento dei creditori, invece il caso di Aprilia è una fotografia nitida – sostiene Tripodi -. Eppure tutti i contribuenti del Lazio, senza esclusione di fasce sociali, sborsano l’addizionale Irpef dello 0,50 legata al commissariamento della sanità. Parte del gettito della ‘tassa sulla salute’, su cui è stato bocciato qualsiasi tentativo di cancellazione, viene investita in trasporto pubblico e servizi sociali da anni. Poi rischiamo la chiusura della clinica di Aprilia di fronte alle inesistenti Case delle Salute, ai Pat aperti dalle 8 alle 20 e agli ospedali pubblici depotenziati”, conclude Tripodi.
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