sabato 23 Novembre 2024,

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Sanità, l’offerta in provincia di Latina non può essere al ribasso

scritto da Redazione
Sanità, l’offerta in provincia di Latina non può essere al ribasso

“Questa mattina ho preso parte all’incontro organizzato dal presidente del consiglio comunale, Gianfranco Sciscione, e dal sindaco di Terracina, Nicola Procaccini, per analizzare criticità e prospettive di sviluppo della sanità. E’ stata l’occasione per ribadire, alla presenza del direttore generale della Asl di Latina, Giorgio Casati, della delegata alla sanità del Comune di Terracina, Maurizia Barboni, del dirigente dell’otorinolaringoiatria de “La Sapienza” Polo Pontino, Andrea Gallo, quanto sosteniamo da sempre sul fatto che l’offerta sanitaria nella provincia di Latina deve essere intesa nella sua interezza. Il nostro compito è prima di tutto invertire la logica della parcellizzazione che vede ogni ospedale, ogni servizio, come se fosse scollegato dagli altri. E’ fondamentale, se vogliamo davvero risolvere le tante criticità in atto, avere una visione globale di punti di forza e criticità su cui intervenire per dare ai cittadini risposte concrete e fattive. La situazione di disagio che gli utenti e i professionisti vivono costantemente sulla propria pelle è figlia di una stortura di quella razionalizzazione e riorganizzazione di strutture e servizi che avrebbe dovuto portare a potenziare i punti di forza e ad eliminare debolezze e discrasie presenti nel sistema. Purtroppo non è stato così. Dei nove ospedali su cui si reggeva la sanità nella nostra provincia ne sono rimasti quattro, l’ospedale di Latina, quello di Formia, quello di Fondi e di Terracina che insieme rappresentano il riferimento per il comprensorio centro. Questi ospedali dovevano essere valorizzati e potenziati. Ma gli interventi previsti sono ancora come coloro che son sospesi come dimostrano, ad esempio, i ritardi nella realizzazione dei lavori di ampliamento e ristrutturazione del Goretti di Latina e l’installazione della risonanza magnetica al Dono Svizzero di Formia attesa, tra rimandi e ritardi, da oltre cinque anni, e non ancora realizzata. La stessa realizzazione dell’Obi di Terracina solo oggi, dopo tanta attesa e innumerevoli solleciti, è stata oggetto di rassicurazione da parte del direttore generale Casati che ha affermato che presto vedrà la messa in opera dei lavori. Se a questo aggiungiamo l’emergenza personale, diventata strutturale in tutti gli ospedali, le difficoltà a procedere spediti nella stabilizzazione del personale precario della Asl di Latina, la sottrazione dei servizi, la riduzione delle prestazioni, i disagi che a causa di questi fattori continuano a pesare solo sulle spalle dei cittadini, il gioco è fatto. A peggiorare la già grave situazione c’è poi la decisione, che con ogni mezzo stiamo contrastando,  del presidente Zingaretti di chiudere i Punti di primo interventi presenti sul territorio andando ulteriormente a sottrarre servizi alle comunità che rappresentiamo. La sanità non può essere un salto ad ostacoli. Deve essere assistenza, diritto alla cura, copertura dei servizi su tutto il territorio. Per queste ragioni in commissione sanità continuerò a lavorare per trovare soluzioni concrete alle emergenze in atto a partire dalla riduzione delle liste di attesa, passando per la messa a punto delle misure per decongestionare i pronto soccorso in costante sovraffollamento, per scongiurare la chiusura dei Punti di primo intervento. Obiettivi che possiamo raggiungere se restiamo uniti e con uno scatto di reni riusciamo a superare i cavilli burocratici, che dilatano in modo inaccettabile l’attuazione degli interventi sia sul piano del personale che strutturale, a potenziare concretamente i servizi. Noi ce la stiamo mettendo tutta consci di non avere la bacchetta magici ma consapevoli che un piccolo passo avanti compiuto ogni giorno ci porterà presto al raggiungimento della meta”.

 

Lo dichiara in una nota il presidente della commissione regionale sanità, Giuseppe Simeone

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