“Ringraziamo il ministro Lorenzin per aver lanciato la sfida della riorganizzazione dei servizi territoriali. Al ministro che chiede modelli e proposte diciamo che per la cooperazione sociosanitaria il modello è quello dell’integrazione operativa tra professionisti della salute“. Lo dice Giuseppe Milanese, presidente di Federazione Sanità Confcooperative intervenendo agli Stati Generali della Salute a Roma. “Il nostro è un esercito silenzioso, ma laborioso fatto di medici, farmacisti, operatori sanitari che attraverso 11.830 cooperative che ogni giorno, da anni, danno cure e servizi a oltre 7 milioni di cittadini. Un esercito attivo, soprattutto – aggiunge Milanese – nell’ambito dell’assistenza primaria che resta il vero fanalino di coda del nostro sistema sanitario. Al ministro Lorenzin proponiamo inoltre – continua Milanese – un nuovo schema che ci proietti dallo schema delle tre A (accordi, accreditamento, autorizzazione) a quello delle 5 R, in cui i player siano: 1) Regia unica nazionale per l’assistenza primaria, 2) Regole certe sull’accreditamento, 3) Ruolo per attori del sistema, 4) Rete tra gli operatori, 5) Rigore nel misuramento della qualità dei servizi. Una formula necessaria per riorganizzare il sistema che qualificherebbe le eccellenze, darebbe servizi di alta qualità e genererebbe occupazione per oltre 170.000 nuovi posti di lavoro nell’assistenza primaria. Sarebbe niente male – conclude Milanese –visti i livelli di disoccupazione, purtroppo, spaventosamente crescenti“.