Ho sempre sostenuto che le forme della politica e della partecipazione ai dibattiti che interessano le comunità vadano difesi, anche quando non si occupano posizioni di potere all’interno degli istituti di rappresentanza popolare. Per questo trovo interessante e oltremodo importante che associazioni benemerite, da sempre in prima linea nella difesa dei presidi ospedalieri di Fondi e Terracina, sostenute senza esclusione di sorta da importanti sindaci di città ricadenti nel Distretto Sanitario di Centro, stanno offrendo al dibattito sul miglioramento dell’offerta sanitaria pubblica. La quale così com’è andata configurandosi negli ultimi tempi non ha più nessun rapporto certo con il diritto inalienabile di ogni cittadino in stato di bisogno. A questa legittima richiesta del territorio, il neo manager dell’Asl Latina, Michele Caporossi, afferma in questi giorni che “Il presidio di Centro non Sparirà (ci mancherebbe pure!) e che provvederà all’organizzazione, razionalizzazione e riqualificazione della rete ospedaliera nella provincia di Latina, ivi incluso il presidio ospedaliero centro, nei tempi e nei modi dovuti, dando maggiori risposte per il miglioramento dei servizi e dei reparti rispetto alla situazione attuale“. Caporossi è un amministratore accorto, esperto, avveduto e in maniera indolore con la sua dichiarazioni forse tenta di chiarire, più a se stesso che per i cittadini del Distretto di Centro, che se fosse per lui i problemi che si lamentano non sarebbero mai esistiti. Rimettendo, di fatto, la “palla” nel terreno delle inestricabili e grigie decisioni regionali (chi scrive ne sa purtroppo qualcosa). Ed è proprio il richiamo di Caporossi alle prerogative di gestione della Regione Lazio in materia di sanità, purtroppo, che forse in prospettiva non depone bene per nessuno: per lo stesso manager, per gli ospedali di Terracina e Fondi, per le migliaia di cittadini che sono stanchi di fare i viaggi della speranza fuori provincia, regione e confine italico. Non vorrei che dai mille incontri, alle duemila proposte fattibili, tante a costo zero, si ritornasse nella casella di partenza del gioco dell’oca di “sponzilliana” memoria. Senza tralasciare altri illuminati manager sia di centro destra sia di centro sinistra, che si sono alternati alla guida della sanità pontina, che al di là della retorica vacua nulla hanno prodotto, aggiungendo però tanta confusione e disservizi. Tutti evidenti ai cittadini. Nella speranza di essere smentita.
Gina Cetrone
(già consigliere regionale del Lazio)
7:13:14 pm
Sarebbe interessante poter consultare e capire meglio quali siano effettivamente le reali e documentate decisioni intraprese sia a livello Politico-Regionale, e di riflesso un Piano preciso da attuare immediatamente poichè esistono tanti buoni propositi,smentite e tantissima confusione da parte dei cittadini e operatori della sanità.Il valzer degli avvicendamenti manageriali in base alle vicende politiche hanno prodotto come risultato quello che è sotto gli occhi di tutti. Pertanto anzichè perdersi in chiacchiere sarebbe opportuno dare efficacia e risposte immediate alla popolazione che per Esigenze varie si rivolgono presso altre strutture e Curarsi.