“Altri 3.500 posti circa sono programmati entro il 2015. L’attivazione di questi posti, suddivisi per le diverse tipologie assistenziali ‘intensive, estensive e di mantenimento’, è strettamente legata all’attuazione del Piano di Rientro. Gli interventi per la rete territoriale prevedono infine il rafforzamento dell’assistenza domiciliare, con l’obiettivo di raggiungere entro il 2015 il soddisfacimento dell’intero fabbisogno regionale“. Per quanto riguarda la rete ospedaliera “il piano prevede, sulla base degli standard ministeriali definiti da Agenas, che riducono al massimo a 3 per mille abitanti il numero di posti letto per acuti, una concentrazione delle medie ed alte specialità e un’aggregazione efficiente dei punti di offerta al fine di rafforzare le eccellenze. Si consolida inoltre la dotazione dei posti letto ordinari nei presidi con pronto soccorso, incrementando complessivamente i posti letto di terapia intensiva, di osservazione breve e di medicina d’urgenza. L’obiettivo è decongestionare progressivamente l’area dell’emergenza e garantire un trasferimento tempestivo dei pazienti dal Pronto Soccorso al posto letto in reparto, come richiede la migliore prassi assistenziale“. “Il Piano prevede infine il consolidamento ed il potenziamento della rete assistenziale periferica (Province) attraverso la realizzazione a Latina del Dea di II livello (già prevista nel decreto 80 e non ancora completata) – prosegue la nota – l’incremento dei posti letto ordinari degli Ospedali di Civitavecchia, Frascati, Latina, Formia, Frosinone; il sostanziale mantenimento dei posti letto ordinari degli Ospedali di Viterbo e Rieti. La riduzione dei posti letto per acuti.