«La riunione odierna tra il presidente della Regione Lazio Zingaretti e la delegazione della Conferenza dei sindaci pontini sulla sanità rappresenta un importante passo avanti nei rapporti tra Regione e amministrazioni locali anche in previsione della definizione dell’atto aziendale della Asl pontina».
Il consigliere regionale Enrico Forte commenta l’incontro avvenuto oggi a Roma nell’ambito del quale, oltre ad essere stato fatto il punto sullo stato della strutture sanitarie della provincia di Latina, è stato comunicato lo sblocco di quasi 15 milioni di euro destinati all’acquisto di attrezzature, al personale e ad interventi strutturali.
«Dopo tre anni – ricorda il consigliere regionale del Partito Democratico – è stato riaperto il dialogo tra Conferenza dei sindaci e Regione, un fatto decisamente positivo al quale si aggiunge la predisposizione di un documento unitario che supera le logiche e le divisioni tra schieramenti politici ma rimette al centro dell’attenzione il cittadino ed il suo diritto alla salute. La Regione e la cabina di regia del servizio sanitario regionale, rappresentata dal dirigente Alessio D’Amato, hanno accolto le istanze dei primi cittadini e ribadito alcuni impegni fondamentali rispetto al futuro della nostra sanità. Confermata la volontà di rendere Dea di II livello l’ospedale Santa Maria Goretti di Latina e Dea di I livello il Dono Svizzero di Formia e di mantenere il presidio centro con i nosocomi di Terracina e Fondi. All’interno di questo quadro è emersa inoltre la necessità – prosegue Enrico Forte – di ridefinire il rapporto tra l’università e la sanità pubblica individuando, attraverso un confronto al quale parteciperà anche la Regione, un diverso modello di collaborazione che possa apportare benefici ed arricchire l’offerta sanitaria sul nostro territorio. Dall’incontro odierno è inoltre emersa la volontà di lavorare insieme alla predisposizione del nuovo atto aziendale, del quale si parlerà in un prossimo incontro a settembre per poi predisporre un cronoprogramma per il raggiungimento degli obiettivi fissati. I servizi sanitari erano e restano- conclude – al centro della politica della Regione Lazio».