“Occorre avere rispetto per i ruoli e le istituzioni. L’assessore D’Amato farebbe bene a rendere note in commissione Sanità tutte le iniziative che l’amministrazione regionale del Lazio mette in campo per fronteggiare l’emergenza Covid, in particolare modo in un periodo come questo particolarmente delicato, caratterizzato dalla ripresa delle attività lavorative dopo la pausa estiva e dalla riapertura delle scuole.
Spesso accade che si viene a conoscenza di accordi, intese, protocolli, solo attraverso gli organi d’informazione. Come per esempio nel caso del protocollo Regione-Fimmg sulla possibilità di effettuare i tamponi presso gli studi dei medici di famiglia, seppur in via sperimentale, a partire da questo mese di settembre, stando a quanto riportato da articoli di stampa. Sarebbe opportuno che tutti gli aspetti legati all’emergenza sanitaria venissero quindi divulgati dall’assessore nella sede consiliare preposta.
Allo stesso modo consiglio l’assessore D’Amato di avviare il tavolo di confronto con i privati sempre sul terreno dei tamponi in modo più diplomatico, cercando di privilegiare il dialogo e non lo scontro, come purtroppo devo registrare dalle agenzie stampa di questa mattina. Leggo di dichiarazioni bellicose sulla querelle infinita legata al rinnovo del contratto di lavoro della sanità privata, una vicenda che si trascina da oltre un decennio.
Innanzitutto vale la pena ricordare che il contratto della sanità privata segue di regola quello della sanità pubblica che è stato rinnovato solamente nel dicembre scorso.
Sempre sulla questione del rinnovo contrattuale della sanità privata l’assessore dimentica di dire che la Regione Lazio si deve far carico del 50% dell’onere degli aumenti contrattuali. L’assessore D’Amato ha avuto 7 anni di tempo per andare in giunta e procedere con la copertura del 50% dei costi del personale. Per quale motivo non l’ha ancora fatto?
Su questo punto ha senza dubbio ragione il vicepresidente di Confindustria Maurizio Stirpe che sulla vicenda ha affermato in una recente intervista come ‘ognuno debba fare la propria parte’.
Chi governa ha il compito di trovare le soluzioni concrete e dare risposte certe. Vorrei evidenziare che Alessio D’Amato da più di due anni è assessore regionale alla Sanità e nei cinque anni precedenti era il responsabile della Cabina di Regia. Perché non riesce a portare a termine questa vertenza sul rinnovo? Non è lui il responsabile delle politiche sanitarie della Regione Lazio, da circa 7 anni? E cosa c’entra il tema del rinnovo del contratto di lavoro con la richiesta dei privati di effettuare i tamponi per la diagnosi del Covid? Si preferisce forse attuare la politica del ricatto invece di favorire un esito positivo della vicenda?
All’assessore D’Amato chiedo trasparenza con la commissione Sanità ed una maggiore sensibilità nei rapporti con i privati. Dialogo e ascolto a mio avviso sono indispensabili in una fase critica come quella attuale”.
Lo dichiara in una nota Giuseppe Simeone, capogruppo di Forza Italia al Consiglio regionale del Lazio e presidente della commissione Sanità, politiche sociali, integrazione sociosanitaria e welfare.
Correlati