“Ritengo importante l’approvazione unanime del Consiglio regionale della mozione presentata dal gruppo di Forza Italia che impegna il presidente Zingaretti e la giunta regionale a presentare quanto prima un programma di rilancio della sanità.
In particolare la mozione fissa come priorità: a) il potenziamento in termini di risorse del piano di governo delle liste d’attesa; b) l’implementazione delle risorse riguardanti l’assistenza domiciliare integrata, l’assistenza specialistica ambulatoriale, l’assistenza residenziale intensiva, estensiva e di mantenimento rivolta a persone non autosufficienti, in particolare anziane, nonchè gli interventi in favore delle persone disabili.
L’uscita dal commissariamento deve essere solo il primo capitolo di una nuova stagione per la sanità del Lazio. Adesso non ci sono più scuse, dopo 12 anni di tagli e sacrifici occorre passare alla fase degli investimenti sul territorio.
Gli obiettivi contabili sono stati centrati, ma purtroppo c’è una forbice molto ampia tra la percezione reale che i cittadini hanno della sanità e dell’accesso alle prestazioni e alle cure e la realtà dei fatti.
I cittadini del Lazio meritano risposte e soluzioni che passano per una visione completa dei servizi da erogare a partire dalla necessità di una drastica riduzione dei tempi d’attesa per esami diagnostici e visite specialistiche.
A distanza di circa 6 mesi dall’entrata in vigore del “Piano Regionale di Governo delle Liste di Attesa (PRGLA) 2019-2021 Stando ad un’inchiesta del quotidiano ‘Il Messaggero’ proprio di questi giorni, per una Tac all’addome e al capo l’attesa media supera i 2 mesi. Oltre questa soglia si va anche per le risonanze magnetiche a cervello e colonna vertebrale, per le colonscopie e alcuni tipi di ecografie. Come capita di dover attendere più di 1 mese per un consulto con un cardiologo, un gastroenterologo, un oculista o un ortopedico.
Il vero obiettivo deve essere quello di rafforzare il territorio. Occorre in particolare ripensare ad un nuovo modello di sanità in grado di privilegiare l’offerta extraospedaliera. Possibilmente creando una rete territoriale di assistenza basata su una sinergia tra Case della salute, ambulatori di medicina generale e ospedali.
Programmare, individuare le priorità e attuarle, non dovrebbe essere una eccezione, ma la normalità per chi ha l’onore e l’onere di governare.
I cittadini di questa regione hanno bisogno di certezze e misure concrete. Per questo il governatore Zingaretti ora deve fare uno scatto in avanti, assicurando quelle risorse necessarie e tuttora mancanti per il potenziamento dell’offerta assistenziale territoriale, oltre ad un rafforzamento dell’azione che mira ad abbattere le liste d’attesa. Attendiamo fatti (e soldi). Solo così potrà aprirsi una fase davvero nuova per la nostra sanità”.
Lo dichiara in una nota Giuseppe Simeone, capogruppo di Forza Italia al Consiglio regionale del Lazio e presidente della commissione Sanità, politiche sociali, integrazione sociosanitaria e welfare