In Provincia di Latina invece di reclamare i diritti negati su sanità, collegamenti ferroviari e su gomma, emergenze di natura idrogeologica, dobbiamo stare tutti sereni, perché tutto va bene.
L’ha assicurato il presidente della nostra regione, Nicola Zingaretti.
Il presidentissimo ha convocato l’altro giorno i sindaci eletti in Provincia di Latina e Frosinone per comunicare loro le meraviglie compiute in questi anni dal governo regionale.
A dire la verità tutti tutti i sindaci della provincia pontina non c’erano, ma è questo soltanto un dettaglio sul quale possiamo soprassedere.
Il Governatore si è riproposto (come i peperoni) ai Pontini con una accattivante e patinata brochure, dicendogli tutto quello che avrebbero dovuto sapere.
Sul fronte sanitario, per il Goretti, presto arriverà la terapia neonatale, così come annunciato a dicembre del 2013.
Sempre per l’ospedale di Latina è stato di fatto realizzato il tanto agognato Dea di II livello (questo in verità lo aveva detto anche a giugno 2015).
Peccato però che la terapia neonatale non sia in funzione e il Dea è soltanto sulla carta.
Quello che è vero e lo possono confermare tutti coloro che hanno quotidiani contatti con la sanità pubblica provinciale, che di personale – medico – paramedico e tecnico, sino ad ora non se n’è vista neanche l’ombra.
Sempre velocemente, per scendere al sud della provincia, Priverno ha ottenuto dal “delegato” di Zingaretti un grandissimo e pubblicizzato traguardo: un ginecologo per 4 ore la settimana, mentre non se ne parla più di casa della salute e fra poco andranno in pensione medici importanti che fino ad oggi hanno retto quei pochi servizi ancora in vita presso l’ex nosocomio privernate.
Giungiamo a Terracina, dove il Comitato pro ospedale sta lottando ferocemente e democraticamente per ottenere quanto scritto da anni nell’atto aziendale: l’osservazione breve intensiva, oltre alle funzioni traumatologiche e team neuro vascolare – pronto soccorso che funziona, l’elisuperficie e per tappare tutti i buchi prodotti dai pensionamenti o trasferimento di personale medico e paramedico.
Allargando il raggio di azione, passiamo all’ospedale di Fondi, che sta ancora peggio di quello terracinese: servizi soppressi e utenza di migliaia di persone allo sbaraglio.
Dunque, al di là dell’imbonimento di Zingaretti, la questione sanitaria in provincia di Latina è in coma farmacologico indotto da una classe politica miope, capace solo di esercitare il ruolo ragioneristico, non tenendo presente la salute dei cittadini ma al fatturato.
Una classe dirigente, evidentemente, che non si cura negli ospedali della regione o d’Italia, ma forse è quella che continua a infoltire le fila di chi ricorre con il denaro a quella privata, magari all’estero.
A costoro invio una Prece Cristiana, nella speranza di un ravvedimento delle nefaste posizioni assunte e sostenute con ferrea ignavia nei confronti dei cittadini, soprattutto di quelli che non hanno voce e Santi in “paradiso”.
Gina Cetrone
Movimento politico Sì Cambia