“E’ inaccettabile che in una fase così complessa come quella che la sanità del Lazio sta affrontando, in cui tanti ostacoli si stanno superando per colmare il gap del precariato che rappresenta una piaga che incide sul futuro dei lavoratori nonché sulla qualità dei servizi erogati nei nostri ospedali, il Policlinico Umberto I, come se nulla fosse, decida di avviare una procedura negoziata per l’affidamento ad operatori economici specializzati di coprire 48 turni di guardia medica al Pronto Soccorso. Le esternalizzazioni non fanno che alimentare la precarietà con la precarietà. Non fanno che aumentare false speranze e contribuire ai disservizi ancora persistenti nella nostra sanità. Condivido in tal senso le note della segreteria provinciale Fials di Roma e quella de Segretario Regionale Cimo Lazio, Giuseppe Lavra, che cassano sonoramente tale provvedimento perché in controtendenza rispetto a quanto previsto dalla normativa nazionale e regionale che proprio attraverso le procedure di stabilizzazione del personale precario sta cercando di dare risposte ai lavoratori e stabilità nei servizi. E sorprende che proprio l’Umberto I che dovrebbe, per l’eccellenza e l’autorevolezza che rappresenta in ambito sanitario, essere di esempio compia tali e tanti scivoloni. Ci auguriamo che il direttore del Policlinico Umberto I prenda atto che esternalizzare non comporta razionalizzazione della spesa e miglioramento dei servizi ma si traduce solo nella classica pezza a colori che si mette su una emergenza per non affrontarla facendo pagare tale atteggiamento ai lavoratori ed agli utenti”.
Lo dichiara in una nota il presidente della commissione regionale sanità del Lazio, Giuseppe Simeone