“E’ urgente stanziare in via straordinaria risorse indispensabili per i centri di riabilitazione ex art.26 per l’anno 2024 e permettere la continuazione delle terapie per i pazienti già presi in carico. Una richiesta in tal senso è stata inviata al presidente Rocca e al direttore Urbani, insieme all’invito a prevedere in maniera strutturale maggiori risorse per queste strutture a partire dal 2025. Le attività dei centri di riabilitazione ex art. 26 sono disciplinate dalla legge n. 833/78, che regolamenta gli aspetti legati all’organizzazione delle strutture e alla cura dei pazienti. Lo scopo primario dei centri riabilitativi è infatti quello di aiutare il paziente a recuperare le funzionalità che gli permettono di vivere una vita più serena. All’interno di questi centri ci sono professionalità di grande livello, in particolare medici specialisti, operatori nel campo della riabilitazione e psicologi. La Regione Lazio ha tra i suoi principali obiettivi in campo sanitario, quello di promuovere l’assistenza alle persone con disabilità complesse attraverso una serie di azioni concrete. Le strutture ex articolo 26 rappresentano quindi una risorsa essenziale per la riabilitazione e il sostegno delle persone con disabilità nella nostra regione. Purtroppo dobbiamo constatare che il budget assegnato negli ultimi anni per le strutture della provincia di Latina è inferiore ad altre realtà della nostra regione. Il gap in termini di risorse messe a disposizione, a mio parere, non fa che incrementare le criticità presenti in termini di offerta sanitaria nell’ambito della riabilitazione.I cittadini della provincia di Latina, in particolare le famiglie di disabili, non sono utenti di serie B ed hanno il sacrosanto diritto di poter accedere ai servizi sanitari in maniera paritaria rispetto ad altri territori. Considerando che molti centri di riabilitazione ex art.26 in questi giorni stanno comunicando all’utenza di aver esaurito il budget a disposizione e per tali motivi sospenderanno le prestazioni, va da sé che il blocco dei trattamenti avrebbe conseguenze negative sui pazienti.
Non possiamo quindi lavarcene le mani. Le risorse non possono sempre essere erogate con il contagocce. Adesso urge quindi un intervento dell’amministrazione regionale per assicurare il mantenimento di queste prestazioni essenziali per tanti cittadini della provincia. Serve un segnale chiaro e forte”.
Lo dichiara Enrico Tiero, presidente della commissione Sviluppo economico e Attività produttive, nonchè componente della commissione Sanità del Consiglio regionale del Lazio