Intervento del consigliere regionale di Forza Italia, Giuseppe Simeone, in merito ai nodi legati alla istituzione della guardia notturna unificata per pediatria e neonatologia all’ospedale Santa Maria Goretti di Latina. Presentata una interrogazione urgente a Zingaretti per conoscere gli interventi che intende mettere in atto a tutela di pazienti e medici
“Ennesima, inaccettabile, emergenza per la sanità nella provincia di Latina. I reparti di pediatria e neonatologia del Santa Maria Goretti di Latina sono al collasso. La vita dei piccoli pazienti e la professionalità dei medici impiegati è a rischio. Per queste ragioni ho scritto una interrogazione urgente a risposta orale per chiedere al presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, quali misure immediate intende assumere per superare la fase emergenziale che ha portato alla istituzione di una guardia divisionale unica notturna e per tornare ad una gestione ordinaria del servizio con almeno un neonatologo ed un pediatra in servizio nelle ore notturne all’ospedale Santa Maria Goretti di Latina. Ho chiesto inoltre di conoscere quali interventi tempestivi e risolutivi a tale situazione il commissario ad acta intende attuare per implementare la pianta organica dei reparti di pediatria e neonatologia in attesa dell’inserimento della creazione del reparto di terapia intensiva neonatale nel nuovo atto aziendale della Asl di Latina. La guardia unica notturna per pediatria e neonatologia è stata istituita, dal 1 ottobre 2014, per far fronte alle carenze di personale esponendo in modo ingiustificato il personale a problemi di natura medico legale. La presenza di un solo medico nelle ore notturne impedisce inoltre l’efficacia e l’efficienza nell’erogazione del servizio che potrebbe essere richiesto contemporaneamente al Pronto soccorso per una consulenza, in sala parto o nei singoli reparti. Gli ultimi accadimenti stanno confermando quanto le scelte effettuate sinora da Zingaretti siano dannose e non producano efficienza nell’erogazione dei servizi. L’emergenza deve essere affrontata e i medici di pediatria e neonatologia messi nelle condizioni di svolgere al meglio il proprio lavoro. La Regione Lazio, in accordo con la Asl di Latina, ha assunto l’impegno di rendere l’ospedale Santa Maria Goretti di Latina Dea di II livello con la conseguente realizzazione di un reparto di terapia intensiva neonatale che ne caratterizza la dotazione operativa. Mi auguro che, preso atto di questa ennesima grave emergenza, il presidente Zingaretti non si sottragga all’impegno assunto, che renda a breve il Goretti di Latina Dea di II livello e che restituisca dignità ai reparti di pediatria e neonatologia. In queste ore abbiamo assistito all’annuncio dell’arrivo di nuovi posti letto per gli ospedali della provincia di Latina. Siamo felici di questa scelta ma una domanda ci sorge spontanea. Come si intende dare l’adeguata assistenza ad un numero maggiore di pazienti se ad oggi si stenta ad assistere gli esistenti? E’ il caso che Zingaretti smetta di gettare fumo negli occhi dei cittadini. E’ il caso che quando decide di aggiungere nuovi posti letto pensi anche a come dotarli dell’assistenza medica, infermieristica e delle strumentazioni migliori per garantire l’efficienza delle cure. Altrimenti continueremo a navigare a vista e ad aggravare la già precaria situazione. E in un settore delicato come la sanità questo non è concesso”.