lunedì 25 Novembre 2024,

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Sanità. Simeone (FI) “La trasparenza negata di Zingaretti”

scritto da Redazione
Sanità. Simeone (FI) “La trasparenza negata di Zingaretti”

“Regione Lazio, tutto tranne che trasparente. E il bello è che il presidente Zingaretti con i soliti toni trionfali a dicembre ha annunciato il massimo giubilo per la firma di un accordo con la Guardia di Finanza per vigilare sulle procedure di gara della Asl a garanzia della trasparenza e della legalità. Trasparenza che proprio nelle Asl viene negata nei fatti. Guardando la realtà, quella in cui visionare una delibera o un avviso pubblico ad esempio del Policlinico Umberto I, trascorsi 15 giorni di pubblicazione sull’albo pretorio, risulta essere impossibile, viene da chiedersi a quale trasparenza e tracciabilità Zingaretti faccia riferimento. Quale sia il film che manda ad oltranza per convincersi che va tutto bene in questa Regione e per nascondere anche a se stesso che i disagi dei cittadini continuano solo a crescere. Il tutto in dispregio dei diritti dei cittadini costretti, come nel caso del Policlinico Umberto I, a fare i salti mortali per avere copia di un atto pubblico e già pubblicato. In questo contesto, per fare luce su una situazione inaccettabile, ho presentato una interrogazione urgente a risposta immediata chiedendo a Zingaretti di accertarsi della situazione e di intervenire con ogni azione per garantire che le Asl, le Aziende Sanitarie e tutte le pubbliche amministrazioni dipendenti dalla Regione Lazio rispettino il Codice della Trasparenza e garantiscano la durata legale della pubblicazione degli atti oggetto di pubblicazione obbligatoria. Il Codice della Trasparenza, introdotto nel 2013, infatti, stabilisce che “i documenti contenenti atti oggetto di pubblicazione obbligatoria ai sensi della normativa vigente…. Sono pubblicati per un periodo di 5 anni, decorrenti dal 1 gennaio dell’anno successivo a quello da cui decorre l’obbligo di pubblicazione, e comunque fino a che gli atti pubblicati producono i loro effetti…..” . E’ dal 2009, inoltre, che l’albo pretorio è diventato il luogo e lo spazio dove vengono affissi tutti quegli atti per i quali la legge impone la pubblicazione in quanto debbono essere portati a conoscenza del pubblico, come condizione necessaria per acquisire efficacia e quindi produrre gli effetti previsti. La prassi posta in essere dal Policlinico Umberto I riguarda, in realtà, la maggioranza, se non tutte, le ASL e le Aziende Ospedaliere della Regione Lazio con l’evidente violazione del sacrosanto diritto dei cittadini alla adeguata pubblicità, e conseguentemente consultazione, degli atti che dovrebbero essere oggetto di pubblicazione obbligatoria. Una prassi che richiede di essere modificata perché viola quanto previsto dalla normativa, cancella ogni forma di trasparenza cui le pubbliche amministrazioni sono chiamate ad attenersi e, soprattutto, priva i cittadini dei propri diritti. Tale situazione ho avuto modo di illustrarla anche in consiglio regionale durante la discussione sui documenti di bilancio. In quell’occasione nessuna reazione sembra essere stata sollecitata. Ora mi auguro che in consiglio il presidente risponda, in prima persona, delle ragioni per cui quella che doveva essere una trasparenza garantita è di fatto una trasparenza negata”.

Lo dichiara in una nota il consigliere regionale di Forza Italia, Giuseppe Simeone

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