“La Casa della Salute di Sezze è solo l’ennesimo simbolo dell’approssimazione e della leggerezza con cui il presidente della Regione Lazio e il direttore generale della Asl di Latina stanno gestendo un settore delicato ed importante come la sanità. Quanto sta emergendo sulla struttura, inaugurata poco più di un anno fa, ha dell’inverosimile. Abbiamo, in questi giorni, saputo che l’apertura della struttura è avvenuta solo per meri fini propagandistici e senza tutte le necessarie certificazioni, sanitarie, strutturali, di sicurezza e agibilità. Se fosse accaduto ad un privato il centro sarebbe stato chiuso all’istante con tanto di sigilli. Ma in questo caso Zingaretti ha preferito far finta di nulla. E solo per grazia divina non è accaduto nulla di grave quando, una settimana fa, è crollato il solaio di un’ala dell’edificio che poteva mettere a rischio la vita delle persone. E sapere che si tratta di un’area che non ospitava attività sanitarie è solo una magra consolazione. Non può essere infatti una giustificazione alla sommarietà con cui si è proceduto all’apertura della Casa della Salute che doveva essere il fiore all’occhiello di un nuovo modello di sanità nel Lazio. Un modello che si è letteralmente sgretolato nelle mani di Zingaretti e Caporossi. Ed è notizia di oggi che i rilievi effettuati dalla Asl Roma H, competente per le attività di controllo presso le strutture sanitarie pontine, hanno portato alla luce nuovi inquietanti elementi. E’ da settimane che la Asl e la Regione dovevano essere al corrente del fatto che i locali erano inadeguati strutturalmente sia in termini di spazi che di dimensioni, e quindi non a norma, che gli impianti di areazione in alcuni locali mancano così come i termosifoni al secondo piano, manca la segnaletica imposta per legge all’interno dei laboratori e nei corridoi di accesso, le infiltrazioni di acqua sono state rilevate anche nella stanza destinata alla diagnostica per immagini. Un quadro che non è solo desolante, è vergognoso. Ci domandiamo perché la Casa della Salute di Sezze, di fronte a questi rilievi non sia stata chiusa per procedere immediatamente a metterla in sicurezza e ad adeguarla strutturalmente ad erogare i servizi per cui è stata creata. Ci domandiamo, e domandiamo a Zingaretti e Caporossi, perché abbiano fatto finta di nulla mettendo a rischio la vita dei pazienti e degli operatori sanitari. Siamo stati sempre concordi sulla necessità di procedere a colmare le lacune dell’assistenza territoriale e quindi anche sulla realizzazione delle Case della Salite. Ma non a questo prezzo. Zingaretti il giorno dell’inaugurazione aveva affermato: “La Casa della Salute è un esperimento che inizia sul territorio. Non dobbiamo fermarci perché quella intrapresa è la strada giusta”. Ci viene da dire che non solo l’esperimento è riuscito male ma che la strada risulta essere tutt’altro che giusta. Da mesi denunciamo i trionfalismi che accompagnano ogni azione di Zingaretti sottolineando come dietro alla pompa magna ci siano solo inconsistenza, disorganizzazione e superficialità. Eppure neanche questo è servito. Attendiamo di sapere cosa intende fare il presidente della Regione Lazio, se questo modo di fare, questa leggerezza è stata utilizzata anche per le altre Case della Salute inaugurate nel Lazio. Perché i cittadini hanno il diritto di avere una sanità all’altezza delle loro aspettative e non devono preoccuparsi di entrare in una struttura che potrebbe crollare da un momento all’altro, o in cui non c’è neanche il riscaldamento solo perché Zingaretti aveva fretta di mettersi l’ennesima medaglia al petto. Per queste ragioni chiederemo al presidente della Regione tutti gli atti inerenti le Case della Salute realizzate, tutta la documentazione riguardante l’agibilità e il conto degli investimenti al dettaglio e presenteremo una interrogazione per capire di chi siano le responsabilità di quella che è tutt’altro che una svista”. Lo dichiara in una nota il consigliere regionale di Forza Italia, Giuseppe Simeone.