“La valutazione e la verifica dei risultati aziendali, nonché in generale della performance, del direttore amministrativo e del direttore sanitario di un’azienda sanitaria dovrebbe rappresentare un elemento fondamentale su cui, al di là del fattore di premialità economica, comprendere quali siano le azioni da migliorare, da implementare o rettificare al fine di dare servizi sempre più efficienti ed efficaci ai territori di competenza. Elementi che il direttore generale della Asl di Latina, Giorgio Casati, sembra, con il solito atteggiamento di spregio verso principi fondamentali, quali la trasparenza che dovrebbero guidare ogni azienda pubblica, non tenere in alcuna considerazione stando quanto contenuto nella deliberazione approvata in data 14 dicembre 2020 e concernente “Attribuzione obiettivi 2020 ai Direttori Amministrativo e Sanitario Aziendali”. Una delibera che di fatto assegna al termine dell’anno di riferimento, e non all’inizio come i criteri di trasparenza nonché i principi fissati dalla norma impongono, gli obiettivi che il direttore sanitario ed amministrativo devono raggiungere. Il provvedimento non presenta alcuna coerenza con il ciclo della performance dettato dalle norme nazionali, regionali e regolamentari dell’ente stesso che l’ha emanata. Peraltro, l’assegnazione di obiettivi a dicembre 2020 si presenta coerente con il perseguimento degli stessi per l’anno 2021. Cosa diversa sarebbe stata la ricognizione dell’attuazione di obiettivi del piano 2019/2022 e 2020/2023, che per competenza rientrano nelle funzioni di Direzione Amministrativa e di Direzione Sanitaria. Tali obiettivi dovevano essere sottoposti a monitoraggio per verificare il grado fattuale di attuazione e per riscontrare l’effettivo perseguimento da parte dei soggetti preposti alle dette funzioni. In considerazione del particolare periodo storico che le strutture sanitarie hanno vissuto nel 2020 stupisce inoltre non riscontrare una necessaria analisi degli effetti o della mancanza di effetti della pandemia su obiettivi organizzativi predefiniti a Gennaio 2020. In questo contesto, ritenendo la condotta della direzione generale, con riguardo agli atti di alta amministrazione, dai quali dipendono le performance di ente, la produttività e l’efficiente gestione delle risorse pubbliche, in palese violazione degli atti normativi e regolamentari in vigore, ho presentato un dettagliato esposto, inviato anche alla Procura Generale della Corte dei Conti del Lazio, oltre che al presidente Zingaretti, all’assessore D’Amato, ai responsabili delle strutture regionali competenti, al presidente del collegio dei revisori dei conti della Asl di Latina, al presidente dell’Organismo Indipendente di Valutazione della Asl di Latina, oltre che allo stesso Casati. La violazione censurata integra, infatti, una possibile ipotesi di danno erariale per l’importo corrispondente alle risorse erogate per il quale si chiede alla Procura Regionale di avviare un accertamento. Ai soggetti interessati, e destinatari dello stesso, tutti coinvolti nel ciclo della valutazione della performance, ho chiesto, inoltre, di assumere senza ulteriore indugio gli atti correttivi di competenza e di segnalare alla Procura della Corte dei Conti le eventuali violazioni rilevate in ossequio all’obbligo di cui all’art. 1 comma 3 della legge 20/94”.
Lo dichiara in una nota il capogruppo di Forza Italia e presidente della commissione regionale sanità del Lazio, Giuseppe Simeone
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