“La Asl di Latina ha pubblicato la carta dei servizi per l’anno 2021. Un documento articolato che spiega quali sono gli impegni che l’Azienda assume nei confronti dei cittadini per una migliore qualità dei servizi sia sul versante sanitario che in quello sociale. Un atto programmatico ed operativo, previsto dalla normativa vigente, che dovrebbe, il condizionale è d’obbligo, fornire ai cittadini la dimensione, la tipologia e l’accessibilità delle prestazioni fornite dalla Asl di Latina. Leggendolo si resta affascinati dall’organizzazione millimetrica dei dipartimenti e della rete ospedaliera nella provincia di Latina, dalla capacità di integrazione tra strutture e territorio, dall’efficienza e articolazione delle campagne di screening nonché dal dettagliato elenco inerente sedi, orari e modalità di accesso, soprattutto per quanto riguarda il territorio e la prenotazione di esami e visite specialistiche. Insomma un compito da 10 e lode con cui probabilmente il direttore generale della Asl di Latina, Giorgio Casati, intende lasciare ai posteri l’idea, perché di idea si tratta, di un’azienda che dell’efficienza e dell’efficacia ha fatto, non un obiettivo da raggiungere, ma un elemento strutturale. Peccato che alla narrazione, di oltre 270 pagine, non corrispondano i fatti. Con le parole si possono creare meravigliosi progetti ma chi dirige un settore fondamentale per la vita dei cittadini, come la sanità, ha il compito, non derogabile, di coniugarli in azioni concrete e tangibili di cui, in questo caso, non si vede traccia. Tanto che è interessante notare come tra le azioni messe in campo nel 2020 la maggior parte siano inerenti, per fare degli esempi, ad indagini sul grado di soddisfazione dei cittadini, aggiornamenti del sito web, adempimenti formali e la realizzazione di incontri del tavolo misto permanente della partecipazione e dell’osservatorio liste d’attesa aziendale. Sarebbe stato utile sapere quali azioni sono state messe in atto, e con quali risultati, per ridurre le liste di attesa che da anni, e nonostante diversi tentativi, tutti falliti anche da parte della Regione Lazio, diventano ogni giorno più lunghe impedendo ai cittadini di accedere alle cure e agli esami diagnostici di cui necessitano. Vorremmo sapere da Casati cosa ha fatto per la presa in carico dei pazienti cronici oggi costretti a confrontarsi con disagi e difficoltà nella prenotazione delle prestazioni e spesso abbandonati a se stessi. Ci avrebbe dovuto dire Casati cosa intende per integrazione rete ospedaliera – territorio, considerato che l’unico accesso che i cittadini hanno alle cure erano e restano proprio gli ospedali già sotto pressione a causa dell’emergenza Covid 19 ed impossibilitati a fornire risposte, se non per lo straordinario sforzo compiuto dal personale sanitario a tutti i livelli a chi è affetto da altre patologie. E sarebbe stato interessante comprendere cosa si sia fatto per migliorare l’assistenza domiciliare in molti casi ridotta ad una fermata dei sette cantoni piuttosto che ad un percorso accurato a sostegno sia del paziente che delle famiglie che lo assistono. La Carta dei servizi della Asl di Latina offre una fotografia, che si apre con lo scorcio del lungomare di Sabaudia, di tutto quello che un’azienda all’avanguardia, solida e organizzata deve fare. Casati lascerà ai posteri un’immagine bellissima della sanità della provincia di Latina, peccato che esista solo nella sua fantasia”.
Lo dichiara in una nota il capogruppo di Forza Italia e presidente della commissione regionale sanità, Giuseppe Simeone
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