“L’intervento in merito alle eccezioni che ho sollevato sull’operatività del nuovo Hub di Gaeta da parte di Claudio Moscardelli, in quota non precisata al Pd, è solo l’ennesima dimostrazione della sua smaniosa ricerca di visibilità. Comprendo che dopo essere stato sonoramente e ripetutamente bocciato dai cittadini, dopo aver perso le cariche istituzionali che ricopriva, dopo non essere riuscito a mantenere in vita sul territorio il suo partito, scalpiti per avere spazio. Ma non posso accettare i toni e le parole utilizzate rispetto a quella che, forse essendo passato molto tempo lo ha dimenticato, non è altro che lineare, consequenziale ed attenta attività istituzionale nel rispetto delle esigenze dei cittadini che ho l’onore di rappresentare in qualità di consigliere regionale del Lazio. Il termine “intimidire”, “mettere sotto pressione” non appartengono né al mio vocabolario personale né, tantomeno, a quello politico. Sulla vicenda specifica dell’Hub di Gaeta ho chiesto, nella forma e nella sostanza, in base alle funzioni che al mio ruolo spettano, chiarimenti e un intervento urgente per implementare la campagna vaccinale che rappresenta e deve rappresentare lo strumento per uscire da questa crisi. Rimando al mittente le accuse avanzate ricordando a Moscardelli che le parole hanno un peso e che non è appiattendosi su, tra l’altro fuori luogo, difese di ufficio che si risolvono i problemi che attanagliano, non solo nella sanità, i nostri territori. Bastone e carota si danno agli asini, mi sentirei offeso se qualcuno utilizzasse questa parafrasi nei miei confronti come Moscardelli ha fatto con il nuovo direttore generale della Asl di Latina che credo abbia professionalità e competenza per fare il meglio per questa provincia”.
Lo dichiara in una nota il capogruppo di Forza Italia in consiglio regionale del Lazio Giuseppe Simeone
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