“E’ stata approvata oggi in consiglio regionale la mozione che ho presentato e con cui si impegna il presidente della Regione Lazio e l’assessore competente a rafforzare le attività di screening a livello regionale, a riorganizzare e recuperare gli esami sospesi, a ridisegnare il sistema sanitario regionale, puntando su centri diagnostici collocati sul territorio che possano erogare servizi continuativi a disposizione dei cittadini per abbattere le liste di attesa. Con questo atto si impegna, inoltre, la Regione a regolamentare le liste di attesa, su cui tutti i piani predisposti sinora si sono rivelati inefficaci, a potenziare i servizi territoriali (ospedali di comunità, case della salute, servizi domiciliari, consultori, ambulatori, centri specialistici) e ad ampliare gli screening oncologici basati sulle fasce di età della popolazione. Si tratta di passaggi fondamentali per dare ai cittadini risposte immediate e concrete in termini di accesso alla cura e, soprattutto, alla prevenzione, oncologica e non, che non può essere un’opzione ma è, e deve restare, un asset fondamentale del nostro sistema sanitario, anche e soprattutto in periodo di crisi. Oggi, infatti, nel Lazio si muore e purtroppo, non solo di Covid. Le vittime sono tra gli altri i malati cronici, oncologici, cardiopatici, diabetici. A peggiorare la situazione il fatto che a numeri già allarmanti si sono aggiunti quelli connessi al blocco delle nuove diagnosi, di visite specialistiche, di ricoveri ed interventi chirurgici rimandati, screening oncologici posticipati a data da destinarsi. Ci sono delle evidenti lacune strutturali, sul piano diagnostico, proprio nel settore degli screening che vanno colmate il prima possibile nella consapevolezza che la pandemia non terminerà nell’immediato. Per questo non è accettabile affidarsi alla speranza di non ammalarsi, o di non aggravarsi, per sopravvivere e non si può attendere la fine dell’emergenza Covid per il potenziamento di queste attività. Bisogna intervenire subito sulle prestazioni sanitarie oggetto di gravi ritardi registrati nell’ambito della prevenzione consapevoli del fatto che una diagnosi tardiva di tumore influisce negativamente sulla prognosi della malattia, E’ fondamentale che le Istituzioni rafforzino il loro impegno nei confronti dei pazienti oncologici e oncoematologici, categorie fragili che rischiano di pagare con un prezzo molto alto le conseguenze della pandemia. Il rallentamento e il ritardo nella diagnosi, negli screening, nei trattamenti e nel follow up hanno effetti negativi sul percorso di cura e sulle probabilità di debellare il tumore, nonché sul vissuto psicologico dei pazienti e dei loro familiari e caregiver. Per far fronte a questa situazione non bastano le enunciazioni di principio perché siamo già fuori tempo massimo, per questo l’approvazione di questa mozione rappresenta un passo avanti importante su cui continueremo a tenere altissima l’attenzione affinchè la Regione predisponga tutti gli atti consequenziali alla risoluzione rapida di questa criticità”.
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