“Per la stabilizzazione dei precari della Asl di Latina ho presentato, come primo firmatario, insieme ai consiglieri di Forza Italia, una proposta di legge concernente “Modifiche alla L.R. 14 dell’11 agosto 2008 – stabilizzazione dei precari della Asl della Regione Lazio”. L’obiettivo della proposta di legge, formata da un solo, ma essenziale, articolo è rimuovere gli ostacoli normativi di natura regionale all’attuazione alle norme aventi carattere di lex specialis introdotte dal legislatore nazionale, considerato anche che non sussistono problemi legati alla copertura finanziaria dal momento che i costi necessari ad attuare la misura sono già sostenuti dalle aziende sanitarie. Alla completa attuazione delle norme peculiari introdotte dal legislatore nazionale osta, infatti, nella Regione Lazio, l’operatività dell’art. 1, commi da 73 a 76, della legge regionale 14 del 2008 che, all’indomani del commissariamento della sanità nel Lazio, ha introdotto limiti specifici alle assunzioni di personale di comparto. Noi, colmando l’inerzia di Zingaretti, abbiamo con questa proposta di legge introdotto una deroga che prevede che “I commi da 73 a 76 dell’art.1 della legge regionale n.14 dell’11 agosto 2008 non trovano applicazione per le finalità a cui al DPCM 6/3/2015 ed alla legge n.208 del 28/12/2015” risolvendo il caos che si è creato tra la normativa nazionale e regionale. Una proposta che nasce a ridosso dell’ennesimo volta faccia da parte del presidente Zingaretti e della sua giunta di fronte alla esplicita richiesta di mettere in atto ogni strumento per garantire la stabilizzazione dei 565 medici, infermieri e tecnici che operano da anni nella sanità della nostra provincia assicurando assistenza ai pazienti e il funzionamento stesso dei nostri ospedali. Un atto dovuto verso chi dopo dieci anni di sacrifici si vede sbattere la porta in faccia nonostante abbiano maturato tutti i requisiti per essere stabilizzati. Lo abbiamo detto e lo ripetiamo, Zingaretti è seduto su una polveriera che sta per scoppiare come dimostra la nota a firma dell’Omceo, ordine dei medici di Roma, nel quale si annuncia la richiesta di accesso agli atti di tutte le Asl del Lazio per verificare se casi analoghi a quello di Latina esistano anche in altre Asl regionali e mettere in atto tutte le azioni, anche legali, per porvi rimedio. Presa di posizione che si somma a quella dei precari pronti allo sciopero e a quella dell’ordine dei medici di Latina che si è mobilitata ed ha deciso di portare gli atti in Procura riducendo ulteriormente la sabbia nella clessidra a disposizione di Zingaretti. Ci eravamo detti non pronti ma prontissimi a votare una modifica alla legge regionale del 2008 suggerendo a Zingaretti di portarla urgentemente in aula. Non lo ha voluto fare. Abbiamo superato anche questo ostacolo. Ora attendiamo di vedere se qualcuno in consiglio regionale dirà di no a questa proposta di legge che offre garanzie, tutela e certezze non solo ai precari della Asl di Latina ma di tutto il Lazio che si vedono negare i propri diritti. Se questa proposta venisse bocciata non Zingaretti ma la regione Lazio salterebbe su una bomba che loro stessi hanno scelto di non disinnescare”.
Lo dichiara in una nota il consigliere regionale di Forza Italia, Giuseppe Simeone