“Chiediamo che la nomina dei direttori generali sia lontana dalle spartizioni di potere tra correnti e partiti, come è avvenuto finora. E che acquistino valore invece le competenze professionali e manageriali, piuttosto che l’appartenenza politica“. Questa una delle richieste avanzate dai segretari generali di Cgil, Cisl e Uil del Lazio, Claudio Di Berardino, Mario Bertone e Pierpaolo Bombardieri, al presidente Zingaretti, durante l’incontro in Regione sui temi della sanità.
“Siamo interessati a un nuovo sviluppo politico-sociale che coinvolga ovviamente anche la sanità – hanno proseguito i segretari – ma è necessario dare un segno di discontinuità col passato, attraverso azioni forti, mirate al miglioramento della qualità della vita dei cittadini e dei lavoratori della nostra regione. Per arrivare a questo è opportuno prevedere tempi più lunghi per il piano di rientro dal deficit, procedere insieme alla stabilizzazione dei precari della sanità e soprattutto far sì che le strutture medico-sanitarie siano fortemente radicate nel territorio. Punto quest’ultimo sul quale una risposta adeguata potrebbe arrivare proprio dall’attivazione concreta e rapida delle case della salute. Inoltre – hanno aggiunto i sindacalisti – è opportuno che gli interventi di razionalizzazione della sanità portino ad evitare un eventuale aumento dell’irpef e prevedano una diminuzione della pressione fiscale“. “Al presidente Zingaretti – sottolineano – rinnoviamo la richiesta di continuare sulla strada della concertazione per riuscire ad ottenere risposte chiare e concrete per i cittadini, i lavoratori e i pensionati. Che, a dispetto, di quanto sostiene qualche provocatore, sono i nostri unici obiettivi. E la storia delle nostre comuni battaglie lo conferma. Barillari non ha neanche una pallida idea del livello di radicamento e di presenza di Cgil Cisl Uil nei luoghi della sanità laziale, nelle aziende in crisi, negli ospedali privi delle risorse d’emergenza, nella tutela dei lavoratori all’interno di dolorosi processi di ristrutturazione, nella vigilanza sugli appalti al massimo ribasso. Invitiamo pertanto il portavoce del M5S a rivolgersi alla Procura della Repubblica se ha qualche indizio concreto – concludono -. Altrimenti le sue rimangono soltanto calunnie strumentali, finalizzate alla caoticità e alla sterile provocazione“.
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