domenica 24 Novembre 2024,

Provincia di Latina

Ξ Commenta la notizia

Sanità, stop ai tagli, mercoledì in sciopero 220mila medici

scritto da Redazione
Sanità, stop ai tagli, mercoledì in sciopero 220mila medici

Sciopero generale di 24 ore dei medici italiani. Mercoledì prossimo circa 220mila camici bianchi incroceranno le braccia per un giorno intero, non garantendo oltre 2 milioni di prestazioni, per protestare contro “una sanità a pezzi“. L’annuncio oggi a Roma nel corso di una conferenza stampa organizzata da tutte le sigle sindacali presso la sede dell’Enpam. “Scioperiamo per ottenere un servizio sanitario nazionale e pubblico migliore – hanno fatto sapere – per avere più diritti e meno disuguaglianze, ma anche per difendere la dignità del nostro lavoro e per il futuro dei giovani camici bianchi. Ma soprattutto protestiamo contro i tagli delle prestazioni erogate ai cittadini e contro l’indifferenza del governo ai problemi della sanità“.
Sempre il 16 dicembre, intanto, i medici hanno organizzato anche un sit in davanti all’ospedale romano San Camillo (Circonvallazione Gianicolense, 87). L’appuntamento è alle 11. “La lotta dura senza paura – ha detto Giacomo Milillo, segretario nazionale della Fimmg – adesso tocca a noi. Tutti i sindacati uniti, infatti, si fanno carico di questa protesta. C’è il rischio che il cittadino domani si accorga che il Servizio sanitario nazionale non c’è più, perché di fatto è stato diluito e sottratto alla funzione di tutela della salute. E questo non è solo un timore: quotidianamente, infatti, assistiamo a convegni fatti dai player assicurativi nazionali che guardano già con grande appetito solo alla spesa privata. Credo che il rischio, allora, sia quello che si stiano attrezzando per l’erogazione diretta delle prestazioni anche sostitutive del Ssn“.
Secondo Milillo, questa situazione è tanto allarmante “da rendere inevitabile un momento di protesta, che non può esaurirsi in un solo sciopero. Il 16 tutta l’Italia e tutte le categorie – ha sottolineato – sciopereranno e, nello stesso giorno, ci sarà la presenza simbolica di tutti i segretari nazionali in un sit in organizzato davanti al San Camillo di Roma, per testimoniare alla stampa i motivi dello sciopero“. La ‘battaglia’, hanno quindi fatto sapere i medici nel corso della conferenza, ripartirà a gennaio. “Non si potrà ripetere un giorno di sciopero – hanno detto – ma bisognerà rilanciare con due: questo è un messaggio molto chiaro che si da’ al governo. I medici non sono in mobilitazione per raccogliere qualche ‘bocconcino’ o ‘biscottino’ da un Patto di stabilità che non affronta in modo sistematico il problema: la nostra è una denuncia forte che facciamo per l’inadempienza del governo e delle Regioni. Vogliamo veramente, inoltre, che questo messaggio raggiunga i cittadini“.
I camici bianchi, dunque, progettano una continuazione della protesta, con modalità diverse dallo sciopero, anche nei mesi successivi. “Non molleremo – hanno ribadito – finché il governo, non un ministero, non accetterà di incontrare le organizzazioni sindacali per fare una sorta di patto e progetto condiviso con la professione. I medici professionisti, dipendenti convenzionati e anche i liberi professionisti, che pur non scioperando, aderiranno alla nostra azione di lotta“.
La professione medica, secondo la categoria, è stata “umiliata dalla politica e dagli amministratori e non si può affidare tutto alle università – hanno fatto sapere ancora – pensando che le linee guida e le evidenze scientifiche possano governare le decisioni del medico tutti i giorni. Resterà sempre e solo il medico, infatti, con la sua coscienza – hanno concluso – a garantire la migliore assistenza ai cittadini“.

Rispondi alla discussione

Facebook