lunedì 25 Novembre 2024,

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Sanità, Storace “Mito fasullo del risparmio cancella diritto a salute”

scritto da Redazione
Sanità, Storace “Mito fasullo del risparmio cancella diritto a salute”

“Nola non è Siena e l’ospedale non è una banca
rossa. Quindi, non si trovano né venti miliardi né un milione di euro per
evitare la vergogna che ieri è esplosa con la forza violenta delle immagini:
non si erano ancora visti, in un paese che non sia in guerra, malati curati a
terra perché non ci sono le barelle. È la sanità campana, quella per cui
si è rischiata una crisi di governo perché De Luca pretendeva di essere
nominato commissario di governo. Andrebbe messo in condizioni di non nuocere
un governatore così. Forse fa meno danni quando propone fritture di pesce in
cambio di voti. Fa davvero schifo una situazione tanto disastrosa. Quello che
dovrebbe essere il pronto soccorso di un ospedale di una città non proprio
lillipuziana, trasformato in una specie di inferno in terra dove chi arriva
al pronto soccorso non vede l’ora di scappare a morire da un’altra parte”. Lo
scrive, lo riferisce una nota, su Il Giornale d’Italia, Francesco Storace,
segretario nazionale de La Destra.
“Non ci sono più barelle – aggiunge – Ma costano? Se le devono portare da
casa? Dobbiamo fare una colletta? Quarantamila abitanti della comunità
nolana e oltre centomila dell’hinterland hanno diritto o no di sapere che se
si sentono male, l’arrivo in ospedale non corrisponda all’anticamera del
cimitero? A ciascuno può capitare di avere un malore e puntare diritto verso
il nosocomio più vicino. Ma a nessuno può succedere di essere sbattuto a
terra per ricevere le prime cure. Manco le bestie. I fatti sono accaduti
pochi giorni fa, ma solo ieri se ne è parlato grazie alla rete (e poi ai
telegiornali) che evidentemente non diffonde solo  bufale. Che casomai sono
prerogativa di chi governa e spera nel silenzio complice dell’informazione.
Ma anche questo è evidentemente conseguenza di tagli continui al settore,
per tutto l’ospedale si racconta che ci siano quindici barelle di cui dieci
per il pronto soccorso: e come cavolo si fa ad andare avanti così? La
Lorenzin ha mandato i carabinieri dei NAS, ma servono più soldi che il
tintinnio di manette in situazioni del genere. C’è da chiedersi se non sia
meglio il debito per garantire servizi che il risparmio su tutto per far
bella figura con l’Europa… Qualche tempo fa anche al San Camillo di Roma ci
siamo garantita la nostra splendida performance col paziente morto al pronto
soccorso perché non si trovava un solo posto in ospedale. Ancora ci stiamo
interrogando su di chi sia stata la responsabilità per un trattamento
indegno. De Luca annuncia un’ispezione interna all’ospedale di Nola per
capire se c’è traccia di colpevoli in una vicenda che ha stupito l’Italia
intera. Se vuole cercarne, provi con uno specchio nel bagno di casa e
troverà sicuramente l’identikit identico a un governatore che accumula
potere ma lascia marcire le strutture sanitarie in una maniera orrenda.
Tanto, come al solito, finirà tutto a tarallucci e vino, con scorno di chi
paga le tasse per servizi sempre più inadeguati. Per lorsignori è più
importante un punto di Pil che uno di sutura; eppure la vita delle persone,
la loro dignità, il decoro di un ospedale non dovrebbero mai essere in
secondo piano rispetto ai maledetti denari che sembrano non esserci mai”.

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