“Sulla salute Zingaretti pensa di poter prende in giro opposizione, cittadini, utenti e lavoratori. Sbaglia di grosso e questo tentennare lo porterà a sbattere. Sulla gara Cup, nata dagli errori della sua dirigente della Centrale Acquisti; sull’accorpamento delle Asl; sui tagli annunciati dal governo Renzi e sulle nomine in sanità Zingaretti oscilla e tentenna fra la scimitarra e il silenzio. La vicenda dell’accorpamento delle Asl è eclatante: con quello che pare un abuso d’ufficio, infila alle 4 di notte un subementamento blindato per togliere al Consiglio il potere di discutere la riforma delle Asl, attribuendolo a se stesso. Poi, pensa di beffare l’opposizione con una proposta di legge che abroga il subemendamento in questione ma mantenendo in piedi il decreto che accorpa le Asl. Non contento, Zingaretti manda Leodori, presidente del Consiglio regionale, in conferenza dei Capigruppo ad annunciare che sospende il decreto salvo poi smentire il tutto qualche ora dopo. Con il risultato di far infuriare tutte le opposizioni. Nulla dice sui tagli alla sanità, perché ha il terrore di essere mollato da Renzi. Ma adopera la scimitarra per tagliare i fondi a disposizione delle aziende private nell’esercizio in corso: ci rimetteranno i loro dipendenti. Ma per le nomine in sanità c’é sempre tempo: ora vuol sostituire al governo della sanità viterbese l’ex commissario con un nuovo direttore generale. Peccato che la candidata in questione non faccia parte della cosiddetta short list di 50 nomi da cui Zingaretti giurava di voler reclutare i manager. Zingaretti non ha capito che se pensa di poter governare contro l’opposizione in questo modo a farsi male è lui“. Così in un comunicato Francesco Storace, vicepresidente del Consiglio regionale del Lazio e segretario nazionale de La Destra.