“L’emergenza da Covid non è ancora terminata, ma dobbiamo prepararci ad affrontare una nuova vita, a tornare ad una nuova normalità. Nel mio intervento in aula nel corso della seduta dedicata proprio all’emergenza sanitaria, ho chiesto all’amministrazione di favorire il rientro alla vita ordinaria. Questo si traduce in campo sanitario alla necessità di riprogrammare la gestione ordinaria dei nosocomi, a partire dall’attività in elezione. Come del resto la stessa attività ambulatoriale, va riaperta in tempi rapidissimi. Le prenotazioni al Cup sono bloccate da marzo, le liste d’attesa si sono ulteriormente allungate. Ecco perchè occorre tornare a regime.
Anche sotto il profilo economico urge una ripartenza veloce, naturalmente rispettando le misure di prevenzione ed i protocolli per la sicurezza. Abbiamo preso atto delle linee guida dell’Inail che forniscono raccomandazioni sulla fase 2. Queste linee guida vanno però calibrate in base alla specificità dei territori. Soprattutto nei settori attività di balneazione e nella ristorazione.
Il Lazio per esempio è alle prese con il problema cronico dell’erosione della costa. Troppo poco è stato fatto sul ripascimento, mentre ci sarebbe bisogno di un intervento strutturale volto a garantire la difesa e la ricostruzione del litorale. E’ ovvio che in questo contesto appare estremamente difficile installare più di 4-5 file di ombrelloni in buona parte degli stabilimenti balneari del litorale laziale.
Lo stesso dicasi per la ristorazione, dove bisogna guardare alle singole fattispecie. Quattro metri quadrati a disposizione di ogni avventore, tradotto in concreto significa che un locale di 60 metri potrà ospitare al massimo 15 clienti alla volta. Ma al tempo stesso occorre tener conto di locali ancora più piccoli dislocati soprattutto nei centri storici e con spazi ancora più limitati, dove con appena 25 metri quadri non si potranno ospitare più di 5-6 persone. Ecco perché dobbiamo ricalibrare le linee guida in base alla specificità dei territori. Ed in questo senso chiedo all’amministrazione regionale di avere più coraggio. Si deve fare tutto in sicurezza, ma bisogna mettere gli imprenditori nelle condizioni di poter lavorare”.
Lo dichiara in una nota Giuseppe Simeone, capogruppo di Forza Italia al Consiglio regionale del Lazio e presidente della commissione Sanità, politiche sociali, integrazione sociosanitaria e welfare.