“Più posti letto per gli ospedali pontini. Con grande soddisfazione comunico che è stata approvata la nostra osservazione sullo schema di delibera di giunta n. 51 riguardante la definizione del fabbisogno dei posti letto in Regione Lazio. L’ASL di Latina avrà più posti rispetto al passato. Ai 220 in più previsti dall’originario schema di deliberazione se ne aggiungeranno altri 70, per un totale complessivo di 290 posti letto.
Le osservazioni presentate dal capogruppo Daniele Sabatini e dal sottoscritto nella convocazione del 13 giugno scorso, volte a garantire una più equa copertura territoriale di assistenza ospedaliera, sono state accolte favorevolmente dalla Commissione Sanità. Questo ha consentito una più attenta ridistribuzione del fabbisogno di posti letto nella Regione Lazio. Infatti, dai 4955 posti originariamente assegnati all’ASL Roma 1 si è passati a circa 4321 posti letto. Tutto ciò ha permesso di redistribuire i restanti 450 posti letto a favore delle ASL della provincia di Latina, Frosinone, Viterbo, Rieti e delle altre ASL romane.
La rete provinciale dei letti corrisponde agli standard previsti dalla programmazione nazionale e regionale: 3 posti letto per 1000 abitanti per acuti e 0,7 posti letto per 1000 abitanti per post-acuzie, per un totale di 3,7. Si tratta di un risultato importante per la sanità del nostro comprensorio.
Anche in provincia di Latina assistiamo a una serie di azioni volte a migliorare la qualità dei servizi sanitari. Non va dimenticato che già sul finire del 2023, nel precedente fabbisogno, erano stati previsti per l’ASL di Latina 1690 posti letto, di cui 1402 per acuti (in grande prevalenza nelle strutture pubbliche) e 288 per post-acuzie (quasi tutti accreditati). Io stesso ho più volte sollecitato il presidente Rocca e il direttore della Sanità regionale Andrea Urbani, per sottolineare l’urgenza di interventi a favore della sanità pontina, da tempo alle prese con problemi strutturali e di organico. Anche grazie ai nostri ripetuti solleciti saranno predisposte oltre 1000 assunzioni di sanitari tra ospedali e strutture territoriali.
Il commissario Sabrina Cenciarelli sta lavorando per migliorare l’offerta sanitaria nella nostra provincia. Nell’atto aziendale abbiamo elementi di novità e nuovi servizi per gli utenti. Si esce dalla logica dell’emergenza e si guarda al potenziamento dell’offerta ospedaliera e territoriale, rafforzando anche il concetto di integrazione tra i due diversi ‘piani’ sanitari. Possiamo dire che è finita l’era della sanità romanocentrica del duo Zingaretti-D’Amato (nell’ultima legislatura Zingaretti con il supporto del M5S). Finalmente le esigenze dei territori, anche quelli più periferici, iniziano a essere prese seriamente in considerazione dai vertici della Regione”.
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