Che dire?
La vigilia della partita contro il Sassari Latte Dolce l’avevamo presentata come una tappa importante per riprendere a fare punti e salire in classifica generale, che al momento langue sui bassifondi.
Le componenti c’era tutte: una squadra da affrontare alla portata dei biancocelesti e tutti gli uomini della rosa recuperati da influenza e acciacchi.
Ma gli auspici, ancora una volta, sono andati a ramengo e la squadra ha rimediato una sonora sconfitta per 4 a 2, anche se analizzando la partita c’è una sicura sproporzione tra risultato e valori visti sul campo in favore dei vincitori.
Nei primi minuti di gioco il Terracina parte forte mettendo in difficoltà la squadra sarda ma non riesce a concretizzare le poche occasione capitate.
Poi la formazione di Palo si estranea dalla partita: i giocatori diventano “molli”, inconcludenti ed anche sbadati, collezionando errori su errori che portano al doppio vantaggio la squadra sarda.
Al 20’ realizza il primo gol Sorgente con la “complicità” dell’estremo Uva, il raddoppio al 36’ con Cabeccia.
Il Terracina appare sotto oppiacei, ma ha la forza di farsi assegnare un giusto calcio di rigore.
Alla battuta del quale, al 41’, si porta il capitano e bandiera dei biancocelesti Martino, che spedisce la sfera alta sulla traversa del portiere.
Peccato, poteva essere la giusta occasione per invertire la rotta, che fino al quel momento aveva portato la navicella terracinese sugli scogli dell’isola sarda.
Si confida sul secondo tempo e soprattutto sulla volontà dei giocatori terracinesi di dare una svolta importante alla gara.
Ma il film ricalca quello della prima parte della gara: il Sassari Latte Dolce impone una forte accelerazione e schianta il Terracina con altre due reti: al 52’ con Kone e al 56’ con Orlando.
Sul 4 a 0 la squadra sarda si siede, letteralmente, sul risultato che evidentemente considera acquisito e lascia vasti margini di manovra al terracinesi che ne approfittano con Pecchia al 68′, bellissima realizzazione e con Perez al 75′.
Potrebbero i ragazzi di mister Palo triplicare le marcature se sono il portiere di casa non avesse deviato un gran colpo di testa di Dorato.
Ma lo sforzo finale prodotto dalla squadra laziale non produce gli effetti sperati e con 3’ minuti di recupero la partita termina con il punteggio di 4 a 2 in favore del Latte Dolce.
E’ stata in ogni modo una partita giocata da ambedue le formazioni con il massimo rispetto agonistico e sportivo: non vi sono stati, infatti, nè ammoniti né espulsi.
Peccato per il Terracina, che per l’ennesima partita non riesce a fare punti.
Adesso il campionato pone di fronte alla squadra cara al presidente Eugenio Baioni, altre tre favorevoli occasioni per risalire la china: domenica in casa contro l’Atletico Uri, la domenica successiva a Cisterna contro l’Anzio e di nuovo in casa contro l’Ilvamaddalena.
Fossero le partite buone e decisive per risalire la china in classifica, prendere coraggio e uscire da una situazione che è divenuta pesantissima?
e.
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