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Scuola, la Regione Lazio aderisce al progetto nazionale di sperimentazione per l’istituzione della filiera formativa

scritto da Redazione
Scuola, la Regione Lazio aderisce al progetto nazionale di sperimentazione per l’istituzione della filiera formativa

La Giunta regionale del Lazio, su proposta dell’assessore al Lavoro, all’Università, alla Scuola, alla Formazione, alla Ricerca e al Merito, Giuseppe Schiboni, ha approvato la formalizzazione per l’adesione della Regione Lazio al progetto nazionale di sperimentazione relativo all’istituzione della filiera formativa tecnologico – professionale in attuazione di quanto previsto dal decreto del Ministero dell’istruzione e del Merito del 7 dicembre 2023.

Un progetto quadriennale che permetterà di creare una nuova filiera, a decorrere dall’anno scolastico 2024-2025, che costituirà sia dei percorsi di istruzione e formazione professionale e sia di tecnica superiore. Alcune figure professionali in formazione come: l’operatore del benessere, il tecnico dell’acconciatura e il tecnico dei trattamenti estetici non saranno ammessi alla sperimentazione, perché sprovvisti di corrispondenza con gli indirizzi dell’istruzione professionale e di continuità nelle aree tecnologiche ITS Academy.

I recenti report statistici riferiscono di un grave disequilibrio tra i bisogni espressi dal sistema produttivo e le competenze effettivamente possedute da chi deve accedere al mondo del lavoro. Il risultato è una scarsa reperibilità di figure professionali in possesso delle giuste competenze che va superato.

«L’adesione alla sperimentazione consentirà di migliorare il percorso formativo degli allievi, riducendo i tempi di immissione dei diplomati nel mondo del lavoro e consentendo di colmare il divario attualmente esistente tra offerta e domanda di lavoro offrendo le adeguate risposte ai territori, ai cittadini, alle imprese – ha dichiarato l’assessore Giuseppe Schiboni – È indispensabile, infatti, una stretta connessione del mondo delle imprese con quello dell’istruzione e della formazione se intendiamo accrescere l’occupazione e dare ai nostri ragazzi un futuro più certo».

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