sabato 23 Novembre 2024,

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Sepolture del ‘500 ritrovate al parco archeologico di Privernum

scritto da Redazione
Sepolture del ‘500 ritrovate al parco archeologico di Privernum

Nell’efficace definizione di Museo che ICOM (International Council of Museums) dà nel suo Statuto (all’articolo 3.1): Il Museo è un’istituzione permanente, senza scopo di lucro, al servizio della società e del suo sviluppo. E’ aperto al pubblico e compie ricerche che riguardano le testimonianze materiali e immateriali dell’umanità e del suo ambiente; le acquisisce, le conserva, le comunica e, soprattutto, le espone a fini di studio, educazione e diletto.
É questo lo spirito dei Musei Archeologici di Priverno, strutture che non sono destinate alla sola conta di biglietti staccati o alla vendita dei gadget, ma sono ben altro! La nascita di questi musei è da ricollegarsi a un’intensa attività di ricerca scientifica, condotta e diretta da anni da Margherita Cancellieri, insieme a studenti e ricercatori di varie Università. La serietà, il lavoro incessante, la professionalità, la passione per questi studi non è mai terminata, perché alla ricerca non si può mai mettere un punto, e questa proficua caparbietà ha portato un altro splendido risultato: la riapertura del Parco Archeologico Privernum nel luglio 2018.
Un traguardo sognato, inseguito e raggiunto dal Sindaco Anna Maria Bilancia e da tutto il suo gruppo di lavoro. Ma in quel Parco Archeologico, la cui storia, risultato di anni di scavi e scoperte, è narrata magistralmente nei Musei Archeologici di Priverno e di Fossanova, non si è mai smesso di fare ricerca.
Accanto ai numerosi eventi, organizzati e promossi dal Comune di Priverno, le ordinarie aperture al pubblico con visite guidate e attività didattiche a cura di Cooperativa Archeologia, la fucina di sensazionali scoperte di Privernum non si è sopita.
A risvegliarla un team di archeologici che oggi lavorano su moltissimi fronti (si indagano i monumenti, si studiano i materiali, si applicano nuove metodologie d’indagine, si partecipa a Convegni, si pubblicano i risultati), tra questi anche un gruppo di antropologi e archeologi dell’Università di Valencia che, nella prima settimana di luglio, hanno avviato una collaborazione con i Musei Archeologici di Priverno per lo studio antropologico di alcuni scheletri di una necropoli medievale.
Grazie all’inesauribile voglia di fare ricerca di Federica Colaiacomo, in quattro e quattr’otto si è aperta la strada a una rapida ma densa missione: il prof. Llorenç Alapont Martin e il suo staff, Ana Miguélez e Joaquim Alfonso Llorens, hanno così iniziato a documentare i numerosi scheletri restituiti da un’area cimiteriale che si estende lungo la poderosa opera idraulica della città antica. Le tombe, riportate in luce a seguito di una pulizia della zona, autorizzata dalla competente Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio, poggiano su strutture in tufo e in opera incerta di età repubblicana relative a un’importante area sacra.
Fino ad ora sono state individuate diverse sepolture; sono tombe povere, perlopiù a fossa terragna, singole o multiple, delimitate da sole pietre e prive di un corredo funerario, alcune risultano addirittura quasi spazzate dall’azione di un’alluvione di secoli fa. Gli scheletri in compenso si conservano benissimo, si riconoscono
www.comune.priverno.latina.it; Pagine FB: Comune di Priverno; il Borgo Parlante Priverno Informa
www.privernomusei.it Pagina FB: Musei Archeologici di Priverno
tombe di adulti ma anche di fanciulli e infanti, in quella di un fanciullo di 8-9 anni si conservava una piccola moneta sul petto, utilizzata come ciondolo.
Per ora queste le notizie preliminari, ma siamo soltanto all’inizio. In primavera la collaborazione con i docenti spagnoli si concretizzerà coinvolgendo anche altri ricercatori e studenti dell’Università di Valencia. Si apriranno nuove ricerche sul campo e finalmente si potranno presentare in maniera più dettagliata notizie e risultati di questa indagine, che per la prima volta getterà luce sulla struttura sociale di quelle genti che nel primo Medioevo popolavano Privernum. Una città di antiche origini che fiorisce nel cuore della Valle dell’Amaseno, ricca e importante in età romana e che continua a mantenersi salda in questo luogo di pianura fino almeno agli inizi del XII secolo.
I suoi resti, i suoi monumenti e il suo inestimabile patrimonio storico e artistico è oggi valorizzato nei tre Musei Archeologici di Priverno: il Parco Archeologico Privernum, il Museo Archeologico di Priverno e il Museo Medievale di Fossanova dove si possono rivivere i tanti e bellissimi frammenti della lunga storia di Privernum.

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