“In attuazione della Legge Regionale 11/2016, i Comuni del distretto LT4 (Fondi, Terracina, Lenola, Monte San Biagio, Campodimele, Sperlonga e San Felice Circeo) avrebbero dovuto organizzarsi e gestire congiuntamente i servizi sociali attraverso una delle forme giuridiche previste dalla legge: convenzione tra i Comuni, consorzio o unione dei Comuni. Tuttavia, ad oggi, questa riorganizzazione non si è concretizzata, e i Comuni continuano a operare secondo il vecchio modello gestionale, che affida al Comune capofila – in questo caso Fondi – la gestione finanziaria dei fondi regionali, i quali transitano nel bilancio dello stesso.
Un altro aspetto critico riguarda la redazione del Piano di Zona locale, strumento fondamentale per programmare le risorse in base ai bisogni dei cittadini più fragili, seguendo le linee guida del Piano Sociale di Zona Regionale. Purtroppo, si registra un ritardo di ben due anni nella stesura di questo documento, compromettendo la capacità di risposta del distretto ai bisogni emergenti della comunità”.
LITIGI IN FAMIGLIA DI CDX. “Assistiamo attoniti all’ennesimo teatrino di un centrodestra incapace di mettere da parte le beghe interne per lavorare nell’interesse dei cittadini più deboli. Dopo i litigi sulla riorganizzazione della scuola è ora il tempo dei servizi sociali. Il dibattito surreale tra i sindaci del distretto LT4 sulla gestione dei servizi sociali è l’ultimo atto di una politica che antepone ripicche e rivalità ai reali bisogni delle comunità.
Da anni, il nostro territorio attende una riforma seria e l’attuazione della Legge Regionale 11 del 2016, ma il centrodestra, che governa ininterrottamente nei comuni del sud pontino, dimostra di essere solo una forza litigiosa e inconcludente. Il sindaco Cusani, oggi leghista, e il primo cittadino di Campodimele sembrano agire per ripicca nei confronti dei sindaci di Monte San Biagio, Fondi, San Felice Circeo, legati a Forza Italia. Un atteggiamento irresponsabile e inaccettabile, che tiene in ostaggio il futuro dei cittadini più fragili.
Ancor più grave è l’immobilismo del sindaco Giannetti, che si nasconde dietro un silenzio “svizzero”, incapace di prendere posizione e denunciare i ritardi che gravano anche sui cittadini terracinesi. Costretto nel religioso silenzio per mantenere un equilibrio all’interno della sua maggioranza.
SOMME NON SPESE. “Dove sono le risposte sui fondi destinati ai servizi sociali? La Regione Lazio, già quattro anni fa, ha certificato una somma non spesa di circa 3 milioni di euro: che fine hanno fatto quelle risorse? Nello specifico parliamo di 1.195.487,57 € per i Servizi Essenziali, 1.118.251,98 € Interventi Fondo Nazionale non Autosufficienti, 178.853,17 € per Famiglie e Minori, 635.934,11 € per Inclusione sociale.
Sono state utilizzate per garantire un miglioramento concreto delle condizioni di vita di chi ne ha più bisogno? Oppure sono ancora fermi nelle maglie del bilancio del comune di Fondi?
La realtà è che, mentre i cittadini attendono servizi essenziali, le risorse pubbliche vengono sperperate o rimangono bloccate, vittime di una politica litigiosa e autoreferenziale. Questa situazione non è più tollerabile”.
“Denunciamo con forza questo modo di fare politica e ribadiamo che i diritti delle persone più fragili non possono essere oggetto di giochi di potere o di scontri tra correnti politiche. Il PD di Terracina continuerà a battersi per garantire una gestione trasparente, efficace e rispettosa delle risorse pubbliche, chiedendo con fermezza l’immediata attuazione delle riforme necessarie per il distretto LT4. I cittadini meritano rispetto e risposte concrete, non l’ennesimo spettacolo indecoroso di un centrodestra diviso e incapace di governare.
La Legge regionale 11/2016, dopo otto anni di applicazione, richiede un’analisi approfondita per verificarne lo stato di attuazione e valutarne gli effetti concreti sul territorio. È fondamentale comprendere se gli obiettivi originari siano stati pienamente raggiunti e individuare eventuali criticità o spazi per miglioramenti. Per questo, promuoveremo un’iniziativa che coinvolga sia le realtà politiche sia quelle sociali, con l’obiettivo di raccogliere dati, testimonianze e valutazioni utili a tracciare un quadro completo della situazione. Questo percorso ci consentirà di definire proposte concrete che il Partito Democratico potrà mettere in campo per aggiornare o rafforzare la normativa, rispondendo in modo efficace alle esigenze attuali della comunità“.
Così, in una nota, il consigliere comunale e segretario del Partito Democratico di Terracina, Pierpaolo Chiumera.
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