Torniamo a ribadirlo: la situazione dell’Ecomostro va definitivamente chiarita e coloro che ne sono stati causa vanno inchiodati alle proprie responsabilità. Perché i loro comportamenti nel merito, stanno portando le casse comunali di Sezze al dissesto. Movimento Libero Iniziativa Sociale ha atteso più di un mese prima di arrivare alla decisione di diffondere le ultime novità sulla situazione che riguarda l’ex Anfiteatro di Via Piagge Marine, nella speranza che finalmente qualcuno, dal Comune, fornisse delle risposte. Non essendo queste arrivate rendiamo allora noto alla popolazione che, in data 20 marzo, l’Autorità di Gestione del DOCUP Ob.2, ha inviato alla Regione Lazio ed al Comune di Sezze una nota definitiva, protocollata dall’ente comunale il 22 dello stesso mese. L’Autorità di Gestione, dopo avere premesso “l’impossibilità a concedere ulteriori proroghe” e sottolineato la mancata operatività dell’intervento in riferimento ad entrambi i lotti funzionali, palesa che tutto ciò comporterà la richiesta della restituzione del finanziamento totale. Stiamo parlando di cifre elevatissime: il solo contributo cofinanziato erogato ammonta ad euro 392mila limitatamente al II lotto funzionale ed ad euro 931.651 per il I lotto funzionale. In questo scempio, peraltro, come accertato dalle competenti commissioni non concluso e non operativo alla data di chiusura del programma, sono stati investite, a vario titolo, altre ingenti somme (un ulteriore milione di euro circa). La città di Sezze, quindi, oltre ad essere stata privata di un complesso, quello dell’Anfiteatro, che tanto lustro le aveva dato e che poteva essere rilanciato tramite la realizzazione di un progetto di recupero già approvato, dai costi limitati e rispettoso dell’opera preesistente, si trova, a causa di scellerate scelte amministrative, tutte ancora da giustificare, sotto la spada di Damocle della restituzione del finanziamento, che condurrà inevitabilmente l’ente al fallimento. L’unico risultato cui avrà condotto questa cinica operazione, sarà la distruzione di un complesso architettonico importante, la devastazione ambientale di una intera area e l’interdizione ai cittadini di un sito che in tanti ci invidiavano. La battaglia di Movimento Libero Iniziativa Sociale, iniziata prima che le ruspe devastassero la zona e portata avanti nel corso degli anni a diversi livelli, ha fatto definitiva chiarezza sul caso, che abbiamo denunciato anche a livello nazionale tramite i più importanti media, andando a cozzare contro l’ottusità di una classe politica trasversalmente interessata a proseguire su una strada diretta verso interessi evidentemente diversi e non corrispondenti a quelli della comunità.
Movimento Libero Iniziativa Sociale – lavocelibera.it