A Sezze per partecipare al consiglio comunale organizzato per affrontare la questione della chiusura del punto di primo intervento. Una occasione per fare chiarezza. Per superare i proclami di qualcuno. Per partire dai dati di fatto contenuti negli unici atti amministrativi esistenti che oggi sono il decreto ministeriale del 2015 e il decreto di Zingaretti del luglio 2017 che prevedono la chiusura dei punti di primo intervento della provincia di Latina e del Lazio. Per confrontarci su quello che deve essere l’obiettivo primario che è programmare una sanità fatta prima di tutto di servizi, che risponda alle effettive esigenze dei cittadini andando oltre criteri ragionieristici e di cassa. Il tema è migliorare le prestazioni, assicurare la copertura delle emergenze – urgenze sul nostro territorio complesso sotto il profilo infrastrutturale e della conformazione geografica. Non si può cancellare i punti di primo intervento senza pensare a cosa accadrà dopo. Perché l’unico risultato sarebbe scaricare sul Goretti di Latina già in costante affanno le utenze che oggi trovano riscontro in questi presidi territoriali. Credo che non possiamo più accettare proposte al ribasso come la chiusura dei punti di primo intervento. Dobbiamo fare fronte comune con tutti i sindaci interessati. Dobbiamo chiedere compatti la sospensione del decreto Zingaretti. Non possiamo e non intendiamo negoziare nulla. Non prenderemo in considerazione offerte al ribasso. Abbiamo i punti di primo intervento e li difenderemo sino alla fine. Lunedì in commissione regionale sanità affronteremo questo tema con l’assessore alla sanità e i sindaco interessati. Non ci fermeremo. L’interesse dei cittadini è il nostro unico obiettivo, la nostra sola priorità.