In data 11 dicembre, dietro richiesta di Movimento Libero Iniziativa Sociale, il consigliere regionale del partito radicale Rocco Berardo ha presentato una interrogazione urgente a risposta scritta al presidente del Consiglio Regionale del Lazio Mario Abruzzese, avente ad oggetto: “Recupero e messa a norma della Chiesa di S. Parasceve nel Comune di Sezze (LT)“. In un momento di ristrettezze economiche come quello che stiamo attraversando, quando in particolare a Sezze si fa sentire forte la pressione di una stretta tributaria locale che fa schizzare al 10,60 % l’aliquota dell’IMU, con una azienda municipalizzata, la SPL, che ha accumulato un deficit di svariati milioni di euro, ci sembra assurdo che il Comune, tramite la Regione, vada a bruciare 150.000 euro di tutti, nella ristrutturazione di un immobile non di proprietà pubblica. Il manufatto è infatti della Parrocchia di S. Lucia.
Il progetto fu presentato nel 2009 ed il finanziamento accolto nel 2010. Da Marrazzo alla Polverini, come è stato possibile che l’iter non sia stato bloccato? Nel momento della presentazione del progetto, il Comune di Sezze aveva specificato di non essere proprietario dell’immobile? E’ anche su questo che verte l’interrogazione,alla luce delle novità apprese dalla stampa locale in questi giorni. Si è infatti saputo di un accordo anomalo messo a punto in queste settimane (cioè a distanza di ben tre anni dalla presentazione del progetto) tra ente comunale e parrocchia di S. Lucia, per l’uso gratuito della chiesa di S. Parasceve, per una durata di 9 anni. Ma è sufficiente una semplice scrittura come questa, che non da titolo di proprietà, per accedere ad un finanziamento regionale? E tra 9 anni che faremo, riconsegneremo la chiesa, ristrutturata con i nostri soldi, al parroco don Raffaele D’Elia? Segue il testo integrale dell’interrogazione.
Movimento Libero Iniziativa Sociale