“Sulla gara comunitaria centralizzata per il servizio Cup (Centro unico di prenotazione del Lazio) è arrivato il momento di fare chiarezza. Per questo oggi ho depositato una interrogazione a risposta scritta nella quale chiedo al presidente Zingaretti se è a conoscenza delle incongruenze contenute nel bando di Gara Comunitaria Centralizzata a procedura aperta finalizzata all’acquisizione del servizio CUP, e dei disagi che il taglio del personale dei Cup comporterà in termini di erogazione dei servizi nella sanità del Lazio; se i 4 lotti in cui, nel bando, sono state suddivise le Asl e le Aziende ospedaliere siano in linea con l’attuale riorganizzazione e accorpamento delle stesse; dove si ravvisa, espressamente, nell’attuale bando la presenza di “una intoccabile clausola di solidarietà che tuteli i diritti dei lavoratori e in particolare delle categorie svantaggiate” attualmente impiegate nei Cup del Lazio, così come dichiarato dalla Regione stessa nella agenzie di stampa diffuse il 4 settembre 2015. E, soprattutto, al fine di salvaguardare tutti i posti di lavoro attualmente impiegati nel Cup del Lazio, se non intenda mettere in atto, sentito il parere dell’Anac e delle rappresentanze sindacali, tutte le azioni necessarie per trovare la forma migliore per inserire nel bando di Gara Comunitaria Centralizzata del servizio CUP, una clausola specifica e chiara di tutela per tutti i lavoratori in ottemperanza a quanto previsto dalla normativa regionale e nazionale vigente in materia. La gara unica centralizzata Cup lascia troppi margini di interpretazione sulla tutela dei posti di lavoro. Per questo è indispensabile intervenire per tutelare le persone impiegate e la qualità del servizio offerto. Ma, purtroppo, ancora una volta ci troviamo di fronte ad atti che anziché migliorare i servizi sanitari e dare garanzie ai lavoratori vanno a peggiorare un sistema già in costante emergenza. Il taglio di posti di lavoro andrebbe, infatti, ad aggravare la già preoccupante crisi economica ed occupazionale in atto nella Regione Lazio e l’assenza di tutele sufficienti per i lavoratori occupati rischiano di ripercuotersi anche sulla libera competizione delle imprese con logiche di massimo ribasso. Senza contare che una riduzione del personale operante presso i Cup della Regione Lazio, stando anche la mancata attuazione del piano di revisione e implementazione dell’assistenza sanitaria territoriale, graverebbe sui servizi offerti e quindi sui cittadini. L’ostinazione della Regione Lazio nel non dare risposte ai lavoratori rischia, infatti, di creare disservizi nelle attività amministrative di sportello al pubblico, nelle procedure di di accettazione, pagamento del ticket, prenotazione, segreteria e ritiro referti delle prestazioni sanitarie ambulatoriali. Ma anche questo non sembra preoccupare alcuno tanto che l’incontro con i sindacati si svolgerà solo la prossima settimana. Intanto i cittadini continuano a pagare il prezzo dell’inerzia di questa amministrazione che, al di là degli slogan, non è riuscita a fare nulla per cambiare, in meglio, la vita dei cittadini. Siamo di fronte al solito pressapochismo che caratterizza questa Regione e ci auguriamo che, almeno su temi e questioni come queste, Zingaretti esca allo scoperto e venga in aula a dare le risposte che i lavoratori meritano”.
Lo dichiara in una nota il consigliere regionale di Forza Italia, Giuseppe Simeone