La giunta Zingaretti, evidentemente, ama le maratone di Ferragosto. Non si spiegherebbe altrimenti la decisione del presidente della Regione Lazio, proprio durante la pausa estiva, di procedere con una valanga di nomine. Con un vero e proprio blitz Zingaretti ha nominato 21 revisori dei conti e 14 supplenti per le sette Ater del Lazio. Enti che per mesi il presidente della Regione ha annunciato di voler tagliare accorpandole in un solo istituto regionale. Enti che oggi, al contrario di quanto sostenuto in precedenza, vengono rafforzati. E’ evidente che siamo di fronte a spot elettorali che Zingaretti ha utilizzato solo per accaparrarsi il consenso dei cittadini. Si tratta di nomine effettuate senza alcuna condivisione e prive di qualsiasi ratio. Come stiamo sottolineando da tempo, i tagli alla spesa, gli accorpamenti delle società per risparmiare somme che possano essere ricapitalizzate in servizi, sono solo frutto del battage elettorale da cui il presidente e la sua maggioranza non riescono a liberarsi. In pochi giorni, inoltre, Zingaretti ha nominato i direttori dei 13 Enti Parco, con un aggravio per le casse della Regione di oltre 1 milione e 300 mila euro. A questi si aggiungono le nomine per l’Arpa e l’Ipab. Migliaia di euro che vengono destinati ad incarichi senza che sia concesso ad alcuno di conoscere il metodo seguito per la selezione, i curricula presentati e le ragioni per cui queste professionalità continuano ad essere cercate all’esterno con un consistente aggravio di costi e mai all’interno dell’amministrazione e dei Parchi stessi. Passaggio, quest’ultimo, che oltre ad un consistente risparmio, potrebbe gratificare le professionalità che operano nella Regione Lazio. Siamo di fronte ad una schiera di personaggi noti solo perché amici degli amici, legati da una storica comunanza politica con Zingaretti, ripescati nel calderone del centrosinistra.