“Comprendo le ragioni dell’ordinanza emessa per il territorio della provincia di Latina, ma la Regione Lazio non può pensare di essere rigorosa con gli altri ed indulgente con se stessa. Si chiede ai cittadini di essere prudenti e ligi al dovere, ma si fa di tutto per non metterli in condizioni di rispettare le misure sul distanziamento sociale. Intendo lanciare un nuovo grido d’allarme sul tema dei trasporti, fin troppo sottovalutato. Il sovraffollamento di bus, metro e ferrovie ha raggiunto limiti preoccupanti e non più tollerabili, sono necessarie misure straordinarie volte a garantire il distanziamento fisico. Abbiamo denunciato attraverso video e foto lo stato dei nostri mezzi, con gli utenti che si ritrovano ammassati. Si è detto ‘apriamo le scuole osservando le ben note misure di distanziamento sociale, disinfezione delle mani, utilizziamo mascherine e altri strumenti di protezione individuale’, e poi ‘condanniamo i nostri figli all’inevitabile contagio’. Perché soprattutto durante la mattina sul bus non ci sono più posti a sedere, i ragazzi sono in piedi, stipati e non c’è più alcuna distanza. Di fatto così tutti respirano la stessa aria ed il rischio di contagio cresce in maniera esponenziale. Ma il problema riguarda tutte le età, pensiamo agli anziani, i soggetti più fragili ma anche ai lavoratori, soprattutto i pendolari, alle prese ogni giorno con i ‘viaggi della speranza’. Condivido dunque le parole del professor Francesco Vaia, direttore sanitario dell’Istituto Spallanzani, che nei giorni scorsi ha affermato come ‘il nuovo coronavirus viaggia con gli studenti e i lavoratori pendolari’. Purtroppo il veicolo di contagio sono autobus, treni, metropolitane, in una parola i mezzi pubblici. L’amministrazione regionale perciò non si limiti ad ordinanze ‘lampo’ con misure restrittive nei confronti dei cittadini, ma con altrettanta rapidità intervenga con provvedimenti concreti per garantire il distanziamento sociale nei trasporti, in modo da contrastare efficacemente la diffusione del virus”. Lo dichiara in una nota Giuseppe Simeone, capogruppo di Forza Italia al Consiglio regionale del Lazio e presidente della commissione Sanità, politiche sociali, integrazione sociosanitaria e welfare