“Sul cosiddetto decreto appropriatezza non posso che apprezzare e condividere la scelta del senatore di Forza Italia, Claudio Fazzone, di presentare una interrogazione per chiedere al Ministro della salute, Beatrice Lorenzin, quali misure urgenti intende assumere per evitare che l’esclusione di alcune prestazioni comprometta la medicina di prevenzione e la possibilità, nell’ambito di una auspicabile revisione del decreto, di rivedere i parametri restrittivi, contenuti nel Decreto Ministeriale, soprattutto per quanto concerne le analisi di laboratorio e la diagnostica per immagini, fondamentali per avere un quadro preciso dello stato di salute del paziente, nonché evidenziare fattori sentinella di possibili patologie asintomatiche in essere. Questo dimostra che Forza Italia, a differenza del centrosinistra, sta lottando a tutti i livelli perché il diritto alla cura sia garantito, perché curarsi non sia un privilegio e perché ai tagli ragionieristici a cui continuiamo ad assistere sia sostituita l’eliminazione degli sprechi. Ed eliminare gli sprechi significa eliminare il superfluo e non creare delle caselle a caso o creando una blacklist di pazienti “idonei” e non “idonei” ad effettuare determinati esami diagnostici. Il cosiddetto decreto appropriatezza impone, infatti, una stretta su prestazioni di odontoiatria, medicina nucleare, genetica, esami di laboratorio, radiologia diagnostica, dermatologia allergologica che, fatte poche eccezioni, da ora in poi saranno a carico del paziente. 203 prestazioni per le quali, senza rispettare i livelli essenziali di assistenza (LEA), sono previste ferree limitazioni nella prescrizione sia in termini di appropriatezza che di erogabilità. Circa novanta, solo per fare un esempio, sono gli esami di laboratorio inappropriati e tra questi anche gli esami più semplici quali colesterolo, ferro, trigliceridi, e creatinina. Altre regioni, come la Toscana, hanno inviato una nota nella quale si invitano i direttori generali a soprassedere alla sua applicazione. E, come al solito, siamo costretti a rilevare che l’unica voce assente è quella del presidente Zingaretti che di fronte ad un provvedimento che pesa solo sui cittadini si volta dall’altra parte anziché agire, con fermezza, per bloccare un decreto che non va solo rivisto ma ripensato nella forma e nei contenuti. Si è mostrato sordo all’appello dei sindacati dei medici, liquidati con un semplice “ci penseremo”, a quelli del Tribunale del malato e dei pazienti. Si continua a mostrare indifferente al dramma che i cittadini vivono negli ospedali ancora inappropriati ad erogare i servizi richiesti. Non ha proferito parola sulle tragiche vicende che hanno portato alla morte di alcuni pazienti negli ultimi mesi. Ci auguriamo che per una volta, una soltanto, si fermi, prenda una pausa dai suoi tour di inaugurazioni e intervenga per difendere le sue comunità, per dare ai cittadini la dimostrazione che questa Regione non è una virgola tra due slogan ma un Ente capace di dare risposte, di intervenire per risolvere i problemi e, soprattutto, per fare della sanità un servizio efficiente e non una serie infinita di inadempienze”. Lo dichiara in una nota il consigliere regionale di Forza Italia, Giuseppe Simeone.