“Siamo in guerra e bisogna prendere provvedimenti urgenti. C’è bisogno di un piano Marshall per la sanità del Lazio. Un piano che punti a reclutare più medici ed infermieri, sia in grado di potenziare il territorio, e aumenti la capacità di eseguire gli screening.
Nel corso dell’audizione dell’assessore D’Amato oggi in commissione Sanità ho posto il problema della rete ospedaliera come di quella territoriale. Abbiamo un numero di degenti quasi identico a quello della fase più acuta della prima ondata. Mi chiedo se il sistema sarà in grado di reggere ad un ulteriore incremento dei ricoveri. Bisogna essere pronti a incrementare il numero di posti letto e soprattutto il personale medici ed infermieri.
Ma non possiamo fare leva solo sugli ospedali, occorre rafforzare la sanità territoriale. La battaglia la possiamo vincere migliorando l’offerta sanitaria sui territori.
Ma in questo ambito occorre cambiare passo, perché in questi giorni vengono a galla tutti i limiti della rete che denunciamo da tempo. A Latina per esempio l’Asl con disposizioni interne di fatto riduce i servizi. Gli utenti riscontrano problemi sempre più grandi per avere le prestazioni specialistiche e le operazioni chirurgiche programmate subiscono rinvii notevoli. Negli ospedali come nei Pat, che vengono chiusi nelle ore notturne.
Per questo insisto sulla necessità primaria di assumere personale sanitario, in modo da fronteggiare con risorse umane adeguata una curva epidemica che rischia di crescere ulteriormente nelle prossime settimane. Di più si può e si deve fare sulla prevenzione. Bisogna rendere più snella la macchina organizzativa, basta odissee per fare i tamponi, sia quelli veloci che i molecolari. Le postazioni drive-in andrebbero quindi distribuite in maniera logica, possibilmente laddove si riscontra un maggior numero di soggetti positivi al Covid.
I medici di medicina generale ed i pediatri di libera scelta possono dare un contributo importante in questa nuova fase emergenziale, ma occorre che vengano integrati meglio nel sistema. Cosa che purtroppo ad oggi non avviene”.
Lo dichiara in una nota Giuseppe Simeone, capogruppo di Forza Italia al Consiglio regionale del Lazio e presidente della commissione Sanità, politiche sociali, integrazione sociosanitaria e welfare
SIMEONE (FI): “UN PIANO MARSHALL PER LA SANITA’ LAZIALE. BISOGNA ASSUMERE MEDICI, INFERMIERI E POTENZIARE IL TERRITORIO”
“Siamo in guerra e bisogna prendere provvedimenti urgenti. C’è bisogno di un piano Marshall per la sanità del Lazio. Un piano che punti a reclutare più medici ed infermieri, sia in grado di potenziare il territorio, e aumenti la capacità di eseguire gli screening.
Nel corso dell’audizione dell’assessore D’Amato oggi in commissione Sanità ho posto il problema della rete ospedaliera come di quella territoriale. Abbiamo un numero di degenti quasi identico a quello della fase più acuta della prima ondata. Mi chiedo se il sistema sarà in grado di reggere ad un ulteriore incremento dei ricoveri. Bisogna essere pronti a incrementare il numero di posti letto e soprattutto il personale medici ed infermieri.
Ma non possiamo fare leva solo sugli ospedali, occorre rafforzare la sanità territoriale. La battaglia la possiamo vincere migliorando l’offerta sanitaria sui territori.
Ma in questo ambito occorre cambiare passo, perché in questi giorni vengono a galla tutti i limiti della rete che denunciamo da tempo. A Latina per esempio l’Asl con disposizioni interne di fatto riduce i servizi. Gli utenti riscontrano problemi sempre più grandi per avere le prestazioni specialistiche e le operazioni chirurgiche programmate subiscono rinvii notevoli. Negli ospedali come nei Pat, che vengono chiusi nelle ore notturne.
Per questo insisto sulla necessità primaria di assumere personale sanitario, in modo da fronteggiare con risorse umane adeguata una curva epidemica che rischia di crescere ulteriormente nelle prossime settimane. Di più si può e si deve fare sulla prevenzione. Bisogna rendere più snella la macchina organizzativa, basta odissee per fare i tamponi, sia quelli veloci che i molecolari. Le postazioni drive-in andrebbero quindi distribuite in maniera logica, possibilmente laddove si riscontra un maggior numero di soggetti positivi al Covid.
I medici di medicina generale ed i pediatri di libera scelta possono dare un contributo importante in questa nuova fase emergenziale, ma occorre che vengano integrati meglio nel sistema. Cosa che purtroppo ad oggi non avviene”.
Lo dichiara in una nota Giuseppe Simeone, capogruppo di Forza Italia al Consiglio regionale del Lazio e presidente della commissione Sanità, politiche sociali, integrazione sociosanitaria e welfare