Simeone: “Il turismo per uscire dalla crisi. Balneabilità, infrastrutture e razionalizzazione delle risorse la nostra proposta”

Il mare pulito, la qualità della vita, l’ambiente, le infrastrutture, le bellezze storiche, artistiche, culturali, l’enogastronomia. Sono questi i perni fondamentali per fare del turismo un settore di crescita e il perno per far uscire il nostro territorio dalla crisi. In questi anni si è parlato molto in Regione del turismo ma poco si è fatto per renderlo reale. Sinora è mancata una strategia seria capace di intervenire su diversi piani e dare nuovo impulso al settore. Il turismo non si fa sul modello sole mare come negli anni Settanta. Abbiamo un patrimonio inestimabile, di imprese e di progetti, ma pochi strumenti per valorizzarlo. Ecco perché in Regione il nostro obiettivo sarà quello di garantire interventi di riqualificazione e sviluppo sostenibile per il lago di Sabaudia, la promozione e lo sviluppo delle vie del mare, il piano integrato di sviluppo dell’economia del mare in accordo con il nostro “Patto territoriale provinciale per lo sviluppo”. Questo significa predisporre, d’intesa con le Province ed i Comuni interessati, e con l’urgenza che la situazione richiede, lo studio e l’attuazione di progetti di intervento coordinato e stabile di protezione degli arenili pontini, di difesa, ricostruzione e manutenzione delle coste contro il fenomeno erosivo. Ma anche consolidare e potenziare grandi opere come quella del Porto canale di Rio Martino che ha visto la nostra Provincia protagonista sia sul piano della progettualità che finanziario, o ancora la portualità di Formia, Gaeta, creando strutture su tutto il territorio e procedendo con la modifica e l’approvazione del piano regionale dei porti, e non ultimo il Polo espositivo e polifunzionale alla ex Rossi Sud. Tutte iniziative che insieme possono diversificare l’offerta turistica e potenziare la nostra economia.
L’attuale crisi economica rende urgente una forte alleanza tra le istituzioni e gli operatori del settore per la definizione di una strategia e di un piano di iniziative unitario sul quale far confluire le diverse proposte che provengono dai cittadini, dalle imprese del settore, dalle associazioni di categoria. Per uscire dalla crisi dobbiamo favorire sinergie tra i diversi attori, eliminando sprechi, e soprattutto ottimizzando i fondi drasticamente ridotti. Aumentiamo la collaborazione individuando le priorità per il rilancio della città e del territorio su cui investire nei prossimi anni: solo così potremmo trasformare le sfide della crisi in opportunità di crescita e sviluppo.