Il candidato al consiglio regionale del Lazio per il Pdl, Giuseppe Simeone, ha visitato questo pomeriggio la Fattoria solidale del Circeo.
«La Fattoria solidale del Circeo è un modello. L’impresa si fa carico anche della società, da risposte alla società. Qui si fa azienda e si creano occasioni per ragazzi che hanno bisogno di differenti opportunità. Qui si crea lavoro e solidarietà insieme. Ho incontrato ragazzi felici di lavorare, di dare un contributo, di fare per gli altri. Queste iniziative crescono in silenzio, spesso le istituzioni si distraggono in grandi progetti, in faraoniche idee invece qui si crea una nuova società, si danno soluzioni concrete a concreti problemi. Sono stato qui a Priverno a testimoniare la volontà di chi, come me, fa politica e amministra e vuole seguire e sostenere questa esperienza, queste esperienze, a crescere a diventare modello. Cito una persona molto lontana da me ma che espresse una grande immagine: “che cento scuole gareggino, che cento idee fioriscano” era Mao. Qui dico e mi auguro che “di questi fiori cento ne fioriscano”. Grazie a questi ragazzi e grazie a chi con loro lavora ogni giorno perché stanno costruendo giorno per giorno un progetto di agricoltura sociale che è anche una società aperta a tutti, rendendo ciascuno protagonista e responsabile del proprio agire e del proprio vivere. Un esempio per noi, una realtà per tutti».
CHIUSURA CAMPAGNA ELETTORE GIUSEPPE SIMEONE
Il candidato al consiglio regionale del Lazio per il Pdl, Giuseppe Simeone, chiuderà la campagna elettorale a Formia domani, 22 febbraio 2013, alle 18 presoo il ristorante “Italo” in via Unità d’Italia. Parteciperanno all’incontro il presidente della Provincia di Latina, Armando Cusani, il candidato alla presidenza del Lazio per la coalizione di centrodestra Francesco Storace, il coordinatore provinciale e candidato al Senato, Claudio Fazzone. “L’evento sarà l’occasione per fare incontrare i cittadini e i sostenitori di una campagna elettorale che è stata breve ma intensa e che mi ha dato la possibilità di conoscere tante persone, di confrontarmi con loro, di approfondire con il loro supporto idee e proposte che si rispecchiano nel nostro progetto di governo del Lazio. Il lavoro è il punto debole del nostro sistema e deve tornare ad essere un diritto e non una concessione come purtroppo è accaduto negli ultimi tempi. Per farlo sarà decisivo intervenire sulla riforma dell’assetto istituzionale di questa Regione e con l’attuazione completa di quanto previsto dalla modifica del Titolo V della Costituzione. Passaggio che si concretizza solo con il decentramento delle funzioni e con il riportare la Regione ad essere Ente che legifera e non che amministra. Contestualmente dobbiamo operare per modificare il sistema bancario, l’accesso al credito per le imprese, il sistema infrastrutturale del nostro territorio. Il nostro programma non è un insieme di punti gettati sulla carta ma un progetto complessivo di rilancio della Regione che necessariamente passa per la valorizzazione delle province e per il riequilibrio di poteri e competenze rispetto a Roma. Solo in questo modo potremo costruire un domani migliore nella sanità, che è diritto alla cura e non speculazione finanziaria o quadratura di bilanci, nel turismo e nell’agricoltura che sono i perni del rilancio dopo il crollo del sistema industriale, chiusura del ciclo integrato dei rifiuti sul territorio di riferimento e chiusura delle discariche“.